INTERVISTA TC Bassano, Bizzotto: "Ai playoff con spensieratezza"

Regular season oramai conclusa per il Bassano con il pari strappato al 'Menti' dal Vicenza al fotofinish, visto che all'ultima giornata i giallorossi riposeranno e guarderanno con occhi interessati a quanto accadrà alle avversarie. La squadra di capitan Nicola Bizzotto non è ancora sicura di poter accedere ai playoff da sesta quale è attualmente, in quanto all'ultimo turno potrebbe vedersi scavalcata in classifica da Renate, Mestre e AlbinoLeffe. Un fatto singolare che diventa il punto di partenza dell'intervista che TuttoC.com ha realizzato proprio con il difensore giallorosso.
Questo vostro essere solo spettatori all'ultimo turno di campionato, che tipo di sentimenti sta generando in voi?
"Diciamo che ci spiace non aver concluso il campionato con una vittoria, ma aver subito il pareggio quasi al 94'. Quello è l'unico rammarico che abbiamo perché comunque siamo andati a Vicenza ad imporre il nostro gioco. Dopo aver subito il gol a inizio ripresa, non era così scontato continuare a giocare palla a terra e invece noi l'abbiamo fatto. Il rammarico è aver trovato l'1-2 e non averlo mantenuto. Ora dovremo restare a guardare le altre: oramai quello che potevamo dire sul campo, lo abbiamo detto. Non resta che prepararci per la prima sfida dei playoff. Sapendo che, anche se dovessero superarci e dovessimo quindi fare il playoff fuori casa, giocando con l'intensità mostrata nella ripresa a Vicenza, possiamo fare bella figura e affrontare qualsiasi avversario".
Avete disputato un campionato un po' particolare, con un andamento altalenante: eravate riusciti a conquistare il primo posto alla 7^ giornata e tra la 17^ e la 18^ vi siete addirittura trovati fuori dalla zona playoff. Lì c'è stata la scossa con l'avvicendamento Magi-Colella. Con quest'ultimo avete fatto una rimonta che vi ha portati ad agguantare il secondo posto, anche se non siete comunque riusciti a difenderlo.
"Sì, la nostra è stata una stagione caratterizzata da alti e bassi. Dispiace perché eravamo partiti molto bene, poi abbiamo avuto un calo importante. Mister Colella ci ha portato una nuova consapevolezza: noi siamo una squadra che se gioca sotto ritmo può essere battuta da chiunque, mentre se manteniamo i ritmi alti mettiamo in difficoltà chiunque. Abbiamo lavorato molto sul piano dell'intensità introducendo nuove indicazioni tattiche. Così abbiamo fatto una risalita importante. Importante anche come dispendio fisico: abbiamo spinto tanto da dicembre fino a oggi. Il tutto grazie al gruppo e all'intesa tra giocatori e staff".
Il duro intervento del presidente Stefano Rosso a inizio aprile [LEGGI QUI, ndr] è stato una sberla per voi che ha prodotto però un solo risultato utile nel breve periodom vista la vittoria con la Samb e i successivi due pari e una sconfitta.
"Bisogna andare ad analizzare però queste ultime partite, non solo guardando ai risultati. A Reggio Emilia abbiamo imposto il nostro gioco e se ci fossimo ritrovati sul 2-0 non avrebbe detto nessuno: una squadra che non è consapevole dei propri mezzi non si comporta così. A Gubbio è stata una partita che avremmo potuto sbloccare ed invece hanno fatto gol loro al 90' sotto il sette: una rete che fai una volta nella vita. Un po' quello che è successo domenica col Vicenza. La scossa sul piano temperamentale c'è stata: le parole del pres le abbiamo prese come uno stimolo a far bene. Il presidente parla così proprio per la fiducia che ripone in tutti quanti noi. Io sono convinto che potremo toglierci grosse soddisfazioni nei playoff".
Un'altra cosa che non vi ha aiutati è stato perdere pedine importanti per infortuni seri e di lunga durata: da Grandolfo a Razzitti, da Venitucci a Laurenti. Quanto ha inciso?
"Sono ovviamente giocatori importanti per noi: sono 4 nomi di esperienza e qualità, però col cambio in panchina c'è stata una responsabilizzazione di tutti noi. Sono andati in campo giocatori che avevano trovato poco spazio nella prima parte di stagione, per esempio Proia, Tronco e Gashi. Questi hanno dimostrato di poter dare il proprio contributo in maniera importante. Penso che il problema degli infortuni, da un ostacolo da superare si sia trasformato in un'opportunità che ha fatto uscire le caratteristiche più importanti di questa squadra: tutti facciamo parte di questo gruppo e siamo pronti a dare il nostro contributo in qualsiasi momento".
Prima della gara di Vicenza il tuo compagno Minesso aveva detto che c'era ancora tempo per far sì che la stagione potesse essere definita memorabile. A questo punto però dovrete fare gli straordinari perché sia effettivamente così.
"Alla fine sì perché per farla diventare memorabile, ci saranno tanti turni playoff da superare. Però la penso come lui: noi abbiamo perso tre anni fa contro il Como che vinse sulle ali dell'entusiasmo per aver raggiunto i playoff all'ultima giornata. Noi dobbiamo giocare con la spensieratezza che aveva il Como. Quando giochiamo così, siamo insidiosi per tutti. Sarà dura perché saranno tanti turni da affrontare, ma dipende tutto da noi: vincendo potremo far diventare la stagione memorabile. E non sono così sicuro sia un vantaggio per la seconda in classifica riposare per tanto tempo: è vero che si evitano dei turni, però restare fermi senza giocare partite ufficiali per un mese potrebbe comportare comunque qualche difficoltà. Noi comunque ricaricheremo le batterie questa settimana".
Da difensore quanto fa piacere avere comunque la terza difesa meno perforata del Girone?
"Mi fa piacere perché l'anno scorso purtroppo siamo stati una delle peggiori difese del campionato. Con mister D'Angelo e mister Bertotto giocavamo un calcio più votato all'attacco ed eravamo più esposti alle ripartenze avversarie e noi difensori abbiamo commesso qualche errore che ha comportato il subire qualche gol di troppo. Quest'anno la soglia di attenzione è aumentata: l'alternanza di giocatori messi in campo ha dimostrato che tutti si sono fatti trovare pronti. Questo è un plauso che va fatto non solo per i difensori, ma anche al resto della squadra perché la fase difensiva comprende tutti quanti".