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INTERVISTA TC Albissola, Nuzzo: "Siamo saliti sul treno che passava"

di Stefano Scarpetti
Serie D, foto di archivio

Per fortuna in questo nostro amato calcio c'è ancora spazio per le favole a lieto fine: questo è il caso dell'Albissola, società espressione di due comuni, Albissola Marina e Albisola superiore (una S che fa la differenza e divide due realtà fra loro diverse) soltanto la squadra di calcio ha saputo unire paesi fra loro in conflitto, dove il campanile si sente nitidamente. Ai nostri microfoni è intervenuto il direttore sportivo del club ligure Damiano Cosimo Nuzzo che ha parlato dell'impresa portata a termine dalla squadra biancazzurra.

Sarete probabilmente la realtà più piccola della prossima Serie C, vi siete resi conto di quello che avete fatto?
“Ancora no, e ce ne renderemo conto con il tempo quando andremo a confrontarci con la realtà professionistica, siamo saliti agli onori delle cronache e in noi c'è soddisfazione e orgoglio per il cammino portato a termine. Avevamo programmato un campionato di transizione dopo la promozione avvenuta la scorsa stagione, poi dopo la pausa natalizia abbiamo cominciato a vincere e, come ho detto al tecnico nei giorni scorsi, siamo saliti sul treno che passava cogliendo l'occasione”.

C'è stato un momento particolare che ha fatto scattare la molla psicologica?
A mio avviso la vittoria contro il Ponsacco per 3-0 prima di Pasqua, quella partita ci ha fatto capire che potevamo ambire a qualcosa di molto importante. Nel girone E c'erano molte compagini più forti e attrezzate anche a livello societario, come Savona e Unione Sanremo, noi con l'entusiasmo siamo riusciti a prevalere: questo è il bello del calcio”.

Con il professionismo alcune cose come l'impianto sportivo cambieranno?
Dovremo adattarci alla nuova realtà, e in particolare passare dal dilettantismo al professionismo anche perchè adesso tutte le cose vengono svolte da poche persone. Per quanto riguarda lo stadio, dovrà essere adeguato a ospitare le partite della Serie C. Non abbiamo fatto ancora niente in proposito e nei prossimi giorni parleremo con gli amministratori comunali dei due comuni, il tempo è ristretto e valuteremo di trovare impianti nel circondario che possano ospitarci”.

La Serie C vista dall'esterno com'è?
Sinceramente è un mondo che per noi è stato sempre lontano, adesso ci approcceremo un pò alla volta, per noi rappresenta qualcosa che non conosciamo. Il nostro obiettivo sarà quello di allestire una squadra all'altezza della situazione”.


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