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Foggia, Rizzo: "Fatto switch mentale importante. Ora col Monopoli sarà fondamentale"

di Lorenzo Carini

Quattro punti raccolti nelle ultime due gare dal Foggia, prima in grado di superare il Cosenza (2-1) e poi lucido nel recuperare in extremis la sfida esterna sul campo del Siracusa (2-2). Per fare il punto della situazione sul momento della squadra rossonera, ai microfoni di TuttoC.com è intervenuto il difensore classe '98 Francesco Rizzo.

Le ultime due partite raccontano di un Foggia che, al di là della classifica ancora problematica, è più vivo che mai...
"Ci siamo ritrovati in una posizione che non ci piaceva e mentalmente siamo stati obbligati a fare uno switch molto importante. All'ultimo posto forse abbiamo trovato degli stimoli che ci hanno fatto tirare fuori qualcosa in più, poi il mister e il suo staff ci hanno trasmesso tanta fiducia e freschezza, dando a tutta la squadra quello squillo in più utile a riprendere la corsa a suon di buoni risultati".

Come valuta l'ultima partita contro il Siracusa?
"Abbiamo iniziato nel peggiore dei modi subendo gol dopo dieci minuti, ma poi siamo stati bravi a trovare subito il pareggio su rigore, anche avvantaggiati dall'inferiorità numerica del Siracusa. Sul 2-1 subito da un rimpallo, la partita è tornata a complicarsi perché i nostri avversari hanno concesso meno spazi, dovendosi difendere con l'uomo in meno. Da parte nostra, abbiamo continuato a fare gioco: avevamo il predominio del campo e siamo stati bravi a pareggiarla all'ultimo minuto, uscendo indenni da uno scontro diretto molto importante".

Lo schema sulla punizione di D'Amico al 97' era stato preparato?
"Sono andato da D'Amico a dirgli di guardarsi bene intorno perché eravamo tutti lì disponibili a ricevere anche un tocco per trovare una soluzione differente che sicuramente avrebbe colto di sorpresa il Siracusa. Lui si è capito con Garofalo con uno sguardo, senza dirsi nulla, e poi Vincenzo è stato bravo a prendere il portiere in controtempo con una conclusione in diagonale. Non è stata una punizione preparata, ma fatta sul momento e con enorme lucidità dato il minuto di gioco".

La vittoria col Cosenza ha cambiato qualcosa all'interno dello spogliatoio?
"Ci ha dato consapevolezza e fiducia. Quando incontri squadre di quel calibro che lottano per la Serie B e riesci a giocarci a viso aperto, significa che in squadra hai delle qualità. La nostra classifica è brutta, ma da questa situazione possiamo uscirne con il lavoro. La vittoria con il Cosenza ha influito tanto sull'aspetto mentale del gruppo, ma eravamo convinti che un risultato importante prima o poi sarebbe arrivato".

Al prossimo turno sfiderete il Monopoli: che partita vi aspettate?
"Ci eravamo dati come obiettivo quello di fare più punti possibili nelle ultime quattro partite del girone d'andata: ora siamo a metà di questo percorso e ne abbiamo fatti quattro. Col Monopoli sarà un bell'esame di maturità, una partita fondamentale che dobbiamo provare a vincere a tutti i costi per arrivare all'ultima giornata di andata con 18 punti e poi andare a giocarcela a Salerno. Vincere con il Monopoli potrebbe essere una mini-svolta per la piega che aveva preso la nostra stagione".

A fine settembre, contro il Picerno, si è procurato una tripla frattura scomposta al viso. Ora come sta?
"Ci tenevo a rientrare quanto prima, ho lavorato tanto e forzato anche i dottori a darmi l'ok per tornare a giocare. A Benevento, poi, ho preso un cartellino rosso che mi è costato due giornate di squalifica, ma ho approfittato di questa situazione per allenarmi ancora più intensamente e riprendere una condizione ottimale. Mi sto sentendo sempre meglio, sono contento del mio rendimento".

Il ruolo del difensore è cambiato con l'introduzione del FVS?
"Quando giochi non pensi a queste cose, ma chiaramente il Football Video Support è una sicurezza in più sotto molteplici aspetti perché può dare una mano all'arbitro e ai suoi assistenti: se sei tranquillo e pensi di aver lavorato bene, la posizione di fuorigioco dell'avversario non scappa a nessuno. Se utilizzata in modo corretto, la tecnologia è molto importante. A Siracusa ci sono state diverse polemiche, ma credo che l'arbitro abbia gestito bene la gara, facendo buone chiamate: magari l'espulsione di Bonacchi e il rigore non sarebbero stati concessi nei tempi in cui non c'era a disposizione il FVS".

Quali analogie e differenze ha notato tra il lavoro di Rossi e quello di Barilari?
"Sono due persone eccezionali. Rossi ha fatto una carriera che parla per sé, sono stato onorato di aver potuto lavorare con lui perché è una persona che dà sempre consigli molto importanti. Per la città di Foggia è un monumento, una leggenda. Barilari lavora molto di più sul campo e ha portato tanto entusiasmo all'interno del gruppo squadra: è giovane, ha stimoli e parecchia voglia di arrivare in alto. Ha trasmesso a tutti noi la sua fame, in campo s'impegna tantissimo assieme al suo staff e sono sicuro che farà una carriera importante perché vive di calcio e conosce molto bene questo sport".

Come vede la corsa alla Serie B?
"Penso che la lotta per la promozione sia apertissima. All'inizio si vedevano solo Benevento, Salernitana e Catania, ma ora il Cosenza sta dimostrando di essere all'altezza delle altre tre. Vedo leggermente favorito il Catania, una squadra che ha una rosa completa in tutti i reparti, con titolari e riserve che sono sullo stesso livello. In rossazzurro gioca anche l'attaccante del Girone C che apprezzo di più, Francesco Forte: è un giocatore che fa la differenza e che in carriera ha segnato tanto anche in Serie B, per il Catania è un lusso avere a disposizione una figura di questo calibro".