.

Colombo: "In Italia siamo schiavi del primo risultato negativo"

di Raffaella Bon

Il direttore sportivo ed ex calciatore Jacopo Colombo, ex tra le altre della Pro Sesto, ha commentato a TuttoC.com diversi temi circa il mondo della terza serie.

Partiamo dalle difficoltà dell'Avellino nel Girone C.

“Chiamarla così presto crisi mi sembra esagerato, sicuramente Avellino è una piazza importante, con una grande storia e un pubblico esigente d’altra categoria. Hanno un’ottima squadra, credo che con il tempo il lavoro parlerà per loro”.

Si aspetta l'esonero di Pazienza?

“Non sono dentro la società, ma nelle mie esperienze mi sono sempre ripromesso che quando arrivano i periodi negativi sia sempre colpa di tutti. Ovviamente poi è facile scaricare il tutto sul mister”.

Non importa se sei una delle più grandi città italiane, o uno dei più piccoli comuni del campionato, la ricetta per vincere è fare le cose per bene. Questo da nord a sud, vedi Padova, Renate, Picerno e Catania.

“La ricetta è essere coesi tra società, dirigenti e staff. Poi fondamentale è la programmazione e la continua ricerca di migliorarsi e confrontarsi spesso tutti insieme, cercando le soluzioni ai problemi e migliorando le cose che non vanno. Chi vince secondo me è perché è più bravo in questo. Invece in Italia tutto è amplificato perché siamo schiavi del primo risultato negativo, questo perché nel calcio c’è troppa gente che non c’entra nulla con questo mondo”.

Torniamo al campo. La Triestina viene da una sconfitta pesante e la piazza rumoreggia.

“Trieste sono anni che deve trovare equilibrio, una volta trovato andrà sicuramente meglio. Sono una piazza importante”.

Si muovono bene le neopromosse del Girone A.

“Da neopromossa hai l’entusiasmo e questo ti porta la spinta iniziale, ma poi devi essere pronto perché il salto è sempre difficile. Chi si è preparato meglio prima fa meno fatica, sopratutto quando arriveranno i momenti no”.

Chi vincerà il Girone A?

“Il Vicenza”.

Un giudizio sul calciomercato?

“In generale devo dire che è stato il mercato che mi aspettavo, certe squadra mi hanno molto deluso ma per rispetto dei mie colleghi lo tengo per me. Certo però che se non lavori non sbagli”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ