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Colombo: "Alessandria in D colpo al cuore, spero risalga con la Virtus"

di Raffaella Bon

Il tecnico Alberto Colombo è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare la stagione, che lo ha visto guidare Potenza e Renate: "Tutte e tre le squadre promosse in Serie B hanno ampiamente meritato il traguardo raggiunto, probabilmente il Cesena è quella che ha rispettato i pronostici mentre Mantova e Juve Stabia li hanno sovvertiti ma credo che abbiamo dimostrato sul campo di essere le migliori per espressione di gioco, idee e organizzazione".

Cosa pensi delle squadre scese dalla B?
"Forse potevano rientrare nei pronostici la retrocessione del Lecco e della Feralpisalò, mentre Ternana e Ascoli sono società che stavano costruendo da anni una solida permanenza in categoria. Mai come quest'anno il campionato cadetto ha incluso squadre talmente forti e prestigiose che chiunque fosse retrocesso sarebbe stata una sorpresa. Basti pensare che il Bari l'anno scorso è arrivata a un passo dalla Serie A e quest'anno ha sfiorato la retrocessione, questo fa capire quanta concorrenza c'era per ogni obiettivo".

Quale sorprende di più?
"Forse l'Ascoli aveva consolidato questa permanenza facendo anche i playoff da protagonista nell'anno di Sottil, la Ternana negli anni di Lucarelli ha sempre dimostrato di trovare la forza per centrare la salvezza e consolidarsi nella zona di metà classifica. La concorrenza era talmente ampia che qualcuna doveva retrocedere, adesso sarà compito della società strutturarsi per tornare il prima possibile in categoria ma non sarà semplice".

Che playoff stiamo vedendo?
"I playoff hanno sempre un'atmosfera speciale per chi le gioca, per il pubblico e l'attesa che si crea prima della varie partite. Come sempre capita che ci siano conferme e sorprese, tutto sommato la statistica che vuole che chi parte dall'inizio arriva alla fine è stata ancora una volta rispettata e premia chi in campionato è arrivato tra il secondo e il terzo posto. Le gerarchie del campionato sono state rispettate".

Qual è la favorita per la promozione?
"Onestamente dire un nome è veramente arduo, perché sono quattro squadre ben collaudate. C'è chi arriva di rincorsa e ha fatto un ritorno importante, come il Vicenza, ma l'Avellino ha fatto un campionato altrettanto importante. Purtroppo ha trovato una Juve Stabia che è andata alla grandissima, oltre ogni aspettativa. Chi tra Benevento, Carrarese, Vicenza e  Avellino la spunterà avrà avuto la meglio su concorrenti di altissimo valore".

Come ha vissuto le retrocessioni di Virtus Francavilla e Alessandria?
"Se guardiamo il girone C mi tocca da vicino quella della Virtus Francavilla, dove sono stato. Per quanto fatto credo sia un'eccellenza per la categoria, ed è un dolore vederla programmare una possibile Serie D, salvo ripescaggi. Però credo nella serietà di chi è alla guida di questa società e credo tornerà il prima possibile dove gli spetta. Per quanto riguarda l'Alessandria è veramente un colpo al cuore, anche una cosa particolare perché negli anni scorsi era una delle eccellenze ambita da ogni giocatore, allenatore o dirigente, voleva arrivare in B facendo grandissimi investimenti nell'era Di Masi. Una volta raggiunto l'obiettivo, qualcosa è cambiato e in un attimo tutti i sacrifici sono scomparsi, fino al brutto epilogo di quest'anno che è stato veramente di passione in senso negativo. Auguro a tutti i tifosi e all'ambiente di riprendersi in fretta perché ha uno stadio che trasuda storia e sarebbe bello rivederla dove merita di essere".


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