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Berti: "Nel Girone C tante pretendenti alla vittoria finale"

di Raffaella Bon

Il direttore sportivo Gianluca Berti, freso di dimissioni dal Prato, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com:

Ci può parlare dei due mesi a Prato e delle sue dimissioni?
"I miei due mesi a Prato sono partiti con grande entusiasmo. Mi sono rimesso in gioco in una categoria mai fatta ma con grande voglia e passione. Sono tutt'ora convinto di aver allestito un'ottima squadra, non avendo il budget delle big come Pistoiese, Ravenna e Piacenza. Ma son convinto di aver fatto le cose per bene. Per quanto riguarda le dimissioni, quando non ti senti al centro del progetto o non puoi determinare, è normale che vada così".

Rifarebbe la stessa scelta?
"Direi di sì. Calcisticamente son cresciuto lì, ho fatto tutto il settore giovanile fino alla prima squadra. Per me era un ritorno a casa, infatti ho lavorato a testa bassa. La scelta di scendere di categoria è normale quando ti chiamano piazze importanti e c'è un progetto serio. Purtroppo è andata così".

In Serie C anche quest'anno tanti esoneri.
"I primi a pagare sono sempre gli allenatori. Tante volte giustamente ma tante altre ingiustamente, purtroppo la regola del calcio è che siamo figli dei risultati".

Come vede la lotta al vertice nei tre gironi?
"Nel Girone A se la giocano Padova e Vicenza. Ma bisogna fare i complimenti all'Alcione, una neo promossa che sta facendo cose importanti. Nel B la lotta è tra Pescara, dove mister Baldini, che conosco molto bene, ha riportato grande entusiasmo, e Ternana, Entella. Tra l'altro domani andrò a vedere proprio il Pescara impegnato con la Lucchese. Invece per quanto riguarda il Girone C sarà una lotta serrata. Benevento, Catania, l'Avellino era partito malissimo ma sta tornando su. Ci sono davvero tante squadre che possono vincere il campionato".

Come fare crescere i giovani?
"Bella domanda. Se si vanno a vedere le formazioni Primavera, sono piene di stranieri. I ragazzi italiani fanno fatica a emergere. Io sono dell'idea che l'età non conti, se un ragazzo è bravo deve giocare, bisogna dargli delle opportunità".

Il suo progetto futuro?
"Adesso attendo un progetto importante a cui dare anime e corpo come ho sempre fatto. Adesso mi riposo un po', vedrò delle partite, ma ascolterò volentieri le proposte che arriveranno".


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