Un po’ Galeone, un po’ Zeman: ecco come è rinato il Pescara
Dopo Giovanni Galeone e Zdenek Zeman il popolo pescarese ha trovato il suo nuovo profeta. Sono bastati pochi mesi a Silvio Baldini per conquistare tutti in riva all’Adriatico. A suon di risultati. Primo posto in classifica e prestazioni brillanti che hanno riacceso l’entusiasmo della tifoseria biancazzurra dopo le ultime deludenti annate. Mica poco. Riuscirci senza svendersi o scendere a compromessi è la vittoria finora più bella del Silvione. Uno che probabilmente in carriera avrebbe meritato di allenare in categorie più importanti per maggior tempo, ma ormai è andata così. Il non essere sceso mai a compromessi vale molto di più. Così come non va dimenticata la scelta d’amore di allenare gratis la squadra della sua città (la Carrarese) negli anni prima del Lockdown. Spiace invece che spesso i social si ricordino di Baldini per la reazione furente contro Mimmo Di Carlo (il celebre calcio nel sedere tirato nel finale di Parma-Catania di quasi vent’anni fa…). Il personaggio Baldini è l’uomo Silvio hanno molto di più da dire e raccontare. Basterebbe ascoltare qualche sua conferenza stampa o leggere alcune sue interviste. Chiaro, diretto e senza fronzoli: lontano da tante amenità e luoghi comuni che affollano e soffocano il nostro calcio. Un uomo di campo come l’allenatore toscano sarebbe prezioso in Serie A anche come punto di riferimento per tanti giovani. Chissà magari ci ritornerà proprio al timone della formazione pescarese. In fondo sognare aiuta a vivere meglio. Pensare in grande ha sempre fatto parte di Baldini, che nelle ultime dichiarazioni ha provato a catechizzare ambiente e calciatori alzando l’asticella. Puntare in alto per crescere giorno dopo giorno. Avanti così. Il bello deve ancora venire. A Pescara sperano con la B maiuscola come la Serie da frequentare nella prossima stagione. Inutile guardarsi indietro ripensando a quello che poteva essere e non è stato. Baldini - se supportato da ambiente e dirigenti - fa la differenza e si rivela un fattore aggiunto. È stato così tre anni fa a Palermo e in Abruzzo ci sono tutti i presupposti per il bis. Guardando la classifica, il Pescara vanta già un discreto margine sulle concorrenti e soprattutto non si intravede bene chi possa essere davvero l’antagonista principale. Motivo per cui Baldini si è sbilanciato nei giorni scorsi dicendo “Ce ne andiamo in B”. Probabilmente sarà così, ma sempre meglio essere cauti in un torneo complesso come la terza serie. Anche se al momento non si nota chi possa davvero fermare la marcia dei Baldiniani. Il Delfino si prepara a balzare in B dopo l’ultimo quadriennio di purgatorio in C. Con Silvio Baldini che rappresenta l’uomo giusto al posto giusto per aprire un ciclo. Un po’ Galeone, un po’ Zeman. Semplicemente Silvione…