.

Tre angeli che hanno unito le tifoserie di tutt'Italia. E quanto è difficile parlare di calcio in questi giorni...

di Luca Esposito

Dinanzi a tragedie del genere si corre sempre il rischio di scadere nella retorica o nella banalità. Ma non ci sentiamo nè retorici, nè banali se affermiamo che, da oggi, Gaetano, Michele e Samuel sono gli angeli dello Zaccheria. Uno stadio che ieri pomeriggio ha aperto i cancelli per consentire a migliaia e migliaia di persone di onorarne la memoria unendosi in un ideale abbraccio collettivo che ha coinvolto non solo la cittadinanza foggiana, la regione Puglia e tutti i gruppi della curva Sud, ma anche quelle tifoserie storicamente rivali che hanno inteso manifestare affetto, cordoglio e rispetto in uno dei pomeriggi più tristi di sempre. Erano partiti alla volta di Potenza con l'entusiasmo di sempre, con la voglia di sostenere la squadra del cuore dal primo al novantesimo. Poi l'incidente stradale e quel maledetto destino che ha spezzato tre giovanissime vite annullando sogni e progetti e devastando famiglie che, in questi giorni strazianti, hanno dato comunque esempio di dignità. Un solo coro, un unico pensiero. Gaetano, Michele e Samuel, senza saperlo, hanno lasciato in eredità un insegnamento prezioso, proprio come ha ripetuto tra le lacrime il presidente del Foggia Canonico: "Siamo in migliaia, in quello stadio che solitamente è emblema di passione e che mai avremmo voluto vedere così pieno per un evento del genere. Oggi abbiamo capito che il mondo del calcio è un'unica grande famiglia che va oltre le rivalità sportive e i colori di cui siamo innamorati. Da qui può partire un messaggio di speranza e di serenità, con la promessa che tutti porteremo avanti iniziative per ricordare per sempre ragazzi che vivranno eternamente nei nostri cuori". Preferisce non rilasciare dichiarazioni il tecnico Ezio Capuano, immortalato dalle telecamere mentre, con commozione, baciava le foto dei giovani supporters foggiani limitandosi a una frase emblematica ai microfoni della Rai: "Sto assistendo a scene strazianti, ogni parola potrebbe essere superflua e non sarebbe d'aiuto a madri e padri che hanno perso per sempre i propri figli. Siamo addolorati e affranti, in questo momento abbraccio con immenso affetto tutto il popolo foggiano". Allo Zaccheria la cerimonia è durata un'ora e mezza, con i feretri dei ragazzi sul terreno di gioco e uno striscione esposto nei distinti: "L'amore per il vostro ideale ha lasciato ricordi che non si potranno mai cancellare". Poi un lungo applauso per Samuele e Matteo, altri due giovani coinvolti nell'incidente che lottano tra la vita e la morte e che sono ricoverati all'ospedale San Carlo in terapia intensiva in condizioni ritenute molto serie. "Vi aspettiamo, mai come ora abbiamo bisogno di una bella notizia che riporti la luce nei nostri cuori. Lo Zaccheria è casa vostra" la chiosa di Canonico, mentre il capo ultras della Sud prendeva parola affermando quanto segue: "Erano tre ragazzi educati, innamorati del Foggia, felici di far parte di un mondo troppo spesso denigrato ma che è ricco di valori che nessuno potrà mai capire. Avete visto? 10mila persone, da tutte le città d'Italia, per onorare la loro memoria, per imprimere i loro nomi nei cuori e nella mente. Hanno lasciato un vuoto incolmabile, siamo stati i loro padri e i loro fratelli calcistici e li accompagniamo in lacrime verso l'ultimo viaggio".
Proviamo ora a parlare di calcio, per quanto sia difficile. A Taranto sembra sia finito l'incubo societario dopo un trimestre che ha fatto temere addirittura il fallimento. Certo, è assai probabile arrivi un'altra penalizzazione ed è altrettanto probabile che si lotterà fino alla fine per evitare la retrocessione, ma la schiarita sul fronte presidenziale consentirà finalmente di parlare solo e soltanto di calcio. Dando uno sguardo ai tre gironi, invece, non possiamo che applaudire il Padova che ha avviato una sorta di fuga anche grazie al ritardo della FeralpiSalò e al pareggio del Vicenza contro un sorprendente Lumezzane. Crisi senza fine, invece, per una Triestina costretta già ad ottobre a ridimensionare i propri obiettivi e che ha "sedotto e abbandonato" Tesser che sembrava ad un passo dal ritorno come certificato dal no all'Ascoli quando l'accordo sembrava raggiunto. Nel raggruppamento B altra vittoria per il Pescara contro una Spal che, a nostro avviso, non potrà prescindere da un ribaltone in panchina. Dopo lo 0-4 di Campobasso la gente si aspettava un salto di qualità che, però, non c'è stato. Complimenti a Baldini e Foggia che stanno riportando serenità nell'ambiente biancazzurro dopo un anno e mezzo tribolato e contraddistinto da contestazioni in serie e dalla diserzione di parte dello stadio. Nel girone C, infine, record per il Benevento che ha vinto tutte le partite casalinghe segnando addirittura 19 reti in cinque gare. Se i giallorossi torneranno la continuità lontano dalle mura amiche potranno essere i più autorevoli accreditati per il salto diretto di categoria pur senza sottovalutare il ritorno di fiamma dell'Avellino - rinato con Biancolino - e di un Catania che ha un organico da promozione diretta.