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Taranto, si lavori già da oggi per una D dignitosa. A Caserta rivoluzione che non sorprende, ma Taldo è un'altra scommessa

di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre inevitabilmente con un focus sul calciomercato. E' evidente che le big dei tre gironi non abbiano bisogno di ritoccare più di tanto i rispettivi organici. Prendiamo ad esempio il Vicenza che, forse rassegnato al secondo posto, avrà comunque la possibilità di schierare per tutto il girone di ritorno giocatori del calibro di Ronaldo e Ferrari che sono mancati per mesi a causa di gravi infortuni. La standing ovation del Menti domenica scorsa testimonia il legame tra calciatori e tifoseria, con la rosa al completo siamo certi che il Vicenza potrà essere in assoluto una dele favorite per il grande salto attraverso gli spareggi post season. Calma apparente anche a Padova e Benevento, sebbene i giallorossi stiano provando ad acquistare un attaccante di livello per lanciare l'ennesimo segnale alla concorrenza. E' nel girone B che ci aspettiamo qualcosa dalle prime della class in virtù di un bagarre per la vetta destinata a protrarsi fino a maggio. L'Entella ha virtualmente chiuso con Karic del Trapani, la Ternana ha blindato tutti i giocatori migliori e si guarda attorno per un centrocampista di qualità, il Pescara ha in Pasquale Foggia una garanzia assoluta e siamo convinti che il direttore sportivo saprà chiudere presto per un difensore e per un attaccante che possa formare con Merola una coppia di livello per la terza serie. Ci sono poi realtà che hanno deciso di non stravolgere gli organici e di dare fiducia allo zoccolo duro che lavora da luglio. Prendiamo l'esempio della Cavese, con il tandem Logiudice-De Liguori che si sta guardando attorno per tesserare quei giovani affamati che certo possono incidere di più rispetto al presunto grande nome che spesso di rivela un flop. Il Sorrento, perso Todisco che era una colonna della difesa, ha preso Carillo dal Foggia ed è una scommessa visto che si tratta di un calciatore non più giovanissimo, ma che è stato sempre molto altalenante nella sua carriera. Quanto alle questioni spinose che purtroppo attanagliano il raggruppamento meridionale, possiamo dire che sembra tutto ok a Messina. L'ingresso di nuovi soci, però, dovrà essere accompagnato dalla volontà concreta di rinforzare un organico che non rischia la retrocessione diretta solo grazie alle disgrazie di Turris e Taranto, due club che hanno avuto lo stop al mercato in entrata dalla Co.vi.Soc. Quella dei pugliesi appare una situazione irreversibile, con altri calciatori che stanno andando via, un manipolo di giovani gettati nella mischia in un contesto che sarebbe eufemistico definire caotico e gli ex potenziali acquirenti che tornano alla carica pur non avendo rispettato le scadenze. Un destino che appare inevitabile, con l'obiettivo realistico di evitare il fallimento lavorando già da oggi per una D dignitosa. Sul piano tecnico c'è stata una rivoluzione a Caserta, con l'esonero del direttore sportivo Trevisan e la scelta di puntare su una seconda scommessa come Taldo. In panchina toccherà invece a Pavanel al posto di Iori: non ce ne voglia nessuno, ma era uno scenario che avevamo previsto già nei mesi estivi, quando mostrammo scetticismo per un tandem sicuramente professionale, ma che era troppo acerbo per una piazza affamata di calcio come Caserta. Al contrario molto bene Cutolo ad Arezzo, un campionato sin qui all'avanguardia pur con budget non elevatissimo in un girone che si sta rivelando tostissimo e nel quale Spal e Perugia continuano a fare fatica. Testimonianza che il blasone non basta per risalire la classifica. Stesso discorso per Catania e Trapani. Nulla si può dire a due presidenti che spendono e ci mettono soldi ed entusiasmo, personaggi che fanno bene al calcio e che meritano pieno appoggio. Ma gli etnei, con quella rosa, non possono essere così indietro in classifica. E a Trapani Capuano guida una rosa molto competitiva che non può certo accontentarsi dello 0-0 con un gioco che non sta esaltando le caratteristiche di Lescano. Ora il mister, che ha fatto miracoli con squadre modeste o giovanissime, dovrà dimostrare di essere una garanzia anche quando ha un potenziale adatto a vincere. E concentrarsi solo sulla coppa Italia è un rischio che nessuno può permettersi.


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Venerdì 10 gennaio
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