.

RIDIMENSIONAMENTO E PIANI B FINISCONO IN SOFFITTA. IN ESTATE A LIVORNO, NELL'INCERTEZZA SOCIETARIA, È NATO UN PATTO FRA SQUADRA E CITTÀ CHE FA SOGNARE. ORA IL LIVORNO RAPPRESENTA AL MEGLIO LO SPIRITO DEL POPOLO LABRONICO

di Tommaso Maschio

Addio, cessione, piano B, ridimensionamento. In una sola parola incertezza. Questa in estrema sintesi l'estate vissuta dal Livorno con il patron Aldo Spinelli deciso a vendere, a costo zero, una società a cui ha dato tanto, l'epica scalata dalla Serie C all'Europa e poi diversi anni a fare da ascensore fra le due serie nobili del nostro calcio, e tanto ha tolto, gli ultimi anni sono stati di dismissione e disinnamoramento quasi totale. Fallite le trattative per vendere la società ai tre gruppi che si erano detti interessati e che poi sono spariti nel nulla si pensava a una stagione senza infamia e senza lode, con i play off come obiettivo obbligato visto il blasone, un anno di transizione in attesa di nuovi proprietari e un futuro migliore con il presidente Spinelli sempre più lontano, non solo fisicamente, dalla città toscana. Una stagione da vivere senza ambizioni o patemi, una stagione tranquilla in cui erano altre – a cominciare dagli eterni rivali del Pisa – a partire coi favori del pronostico e che invece dopo un terzo di campionato si sta rivelando tutt'altra cosa.

Il direttore sportivo Mauro Facci e il tecnico Andrea Sottil hanno infatti costruito una squadra solida poggiata su alcuni pilastri storici - dal portiere Mazzoni al centravanti Vantaggiato passando per capitan Luci e Valiani – che hanno ormai introiettato la livornesità e quello spirito battagliero che contraddistingue il popolo livornese e lo stanno trasmettendo ai compagni, giovani o vecchi che siano, arrivati negli ultimi mesi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Livorno è infatti l'unica squadra imbattuta di tutta la Serie C e macina gioco, risultati e record come se nulla fosse: 10 vittorie su 12 partite, 29 reti segnate (2,42 di media a partita) e appena 7 subite (poco più di 0,5 a partita), 32 punti su 36 conquistati e un notevole +5 sulla più immediata inseguitrice, la Robur Siena. Numeri che fanno sognare una piazza e una città che si è dimostrata più forte delle avversità.

La domanda a questo punto è potrà durare? E quanto a lungo? Dare una risposta a questo punto della stagione è difficile, per non dire impossibile, soprattutto se consideriamo quanto successo nelle passate stagioni dove i pronostici che sembravano certi si sono clamorosamente ribaltati quando la stagione era ben più avanti di quella attuale. La passione, il cuore e l'atteggiamento sono però quelli giusti per durare a lungo e regala soddisfazioni al proprio popolo che si riconosce sempre più nella squadra che dal canto suo sa cosa i livornesi vogliono vedere dagli amaranto quando scendono in campo: maglie sudate, voglia di superare gli ostacoli anche più ardui e senso d'appartenenza. Nelle incertezze estive, che tuttora permangono a livello societario, è nato quasi per caso un patto di ferro fra la squadra e la città che sta portando frutti insperati a inizio anno e fa intravedere un futuro roseo e vincente come da tempo non se ne vedeva in casa labronica.


Altre notizie
PUBBLICITÀ