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Qualcuno salvi il soldato Gautieri e i suoi ragazzi

di Luca Bargellini

Proprietà attuale in totale disimpegno da mesi. Penalizzazioni in arrivo da doppia cifra. Acquirenti prossimi all'acquisto non pervenuti e ultimo posto in solitaria nella classifica del Girone C. Questa è, in sintesi, la situazione attuale del Taranto, club che dalla fantastica stagione scorsa chiusa ai playoff dopo una cocente eliminazione contro il Vicenza oggi alle prese con qualcosa di più orribile, sportivamente parlando, di una retrocessione: la cancellazione dal panorama calcistico italiano.

Un fatto, questo, purtroppo non nuovo al popolo dello 'Iacovone' dato che nella sua storia il club ionico è già fallito in ben tre occasioni: nel 1993, nel 2004 e nel 2012.

In tutto questo, oltre all'aspetto imprenditoriale, c'è anche quello sportivo. Dove, dopo l'addio del direttore generale Fabrizio Lucchesi, al momento c'è rimasto un suolo uomo: Carmine Gautieri. Grazie a lui la squadra ha ancora un guida tecnica, ma soprattutto un punto di riferimento in un momento dove chi c'è fa di tutto per non apparire e chi ha responsabilità dirette fa di tutto per non prendersele. Al tecnico napoletano tocca, dunque, il compito impossibile di tenere in piedi la baracca (paragone che per l'aspetto societario calza pure a pennello).

Con un campionato da portare avanti nel modo più dignitoso possibile e con anche l'ulteriore impedimento dovuto alla capienza ridotta dello 'Iacovone' a causa dei lavori di rinnovamento decisi per i prossimi 'Giochi del Mediterraneo'. Non rimane altro che andare avanti a testa bassa, finché sarà possibile, iniziando da Crotone.

Sempre che ci sia qualcuno che almeno abbia la compiacenza di organizzare le 4 ore di viaggio. Possibilmente in pullman e non con i mezzi propri dei calciatori.


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