Panchine roventi: sarà un’altra settimana di passione e ribaltoni. Ecco tutti i nomi e i club in ballo
Siamo solamente alla settima giornata e ci sono già parecchie panchine roventi senza contare le 4-5 già saltate dall’inizio della stagione. Stasera a Pesaro vietato sbagliare per Alessandro Formisano: un altro passo falso del Perugia, infatti, potrebbe costargli carissimo. Tradotto: l’esonero immediato, nonostante un contratto in essere di altri due anni. D’altronde nel calcio - si sa - la pazienza termina in fretta e i progetti durano il tempo che trovano. Sono più termini abusati nelle conferenze stampa che reali convinzioni. E allora meglio stare in campana. Gara non sbagliare stasera pure per Giovanni Mussa: se la sua Pergolettese dovesse perdere anche contro il Caldiero, a quel punto la separazione diventerebbe decisamente concreta con opzione. A Trieste, invece, il pari di Trento potrebbe non essere servito a molto per il duo Marino-Ciofani: prende quota l’idea Vincenzo Torrente come vi abbiamo svelato ieri pomeriggio in anteprima. Sullo sfondo anche Roberto Venturato; mentre un altro Roberto (Breda) era la prima scelta ma aspetta una chiamata dalla B. Sotto contratto con gli alabardati ci sarebbe Attilio Tesser, anche se il feeling col deus ex machina Alex Menta non sarebbe dei migliori dopo il precipitoso esonero della scorsa stagione. Da lì iniziarono tutti i guai della Triestina, ma questa è un’altra storia. Crisi sempre più profonda in quel di Ascoli, dove la soluzione interna Cristian Ledesma non ha dato gli effetti sperati. Lo scivolone interno contro il Rimini rappresenta un segnale preoccupante: i bianconeri sono in caduta libera e non possono perdere altro terreno se vogliono puntare al ritorno immediato in B. Serve un allenatore di categoria abituato a lottare per il vertice prima che sia troppo tardi. Ieri è circolato il nome di Zdenek Zeman: ipotesi assolutamente affascinante, anche se il boemo storicamente incide poco da subentrante e soprattutto sembra aver dato il meglio di sè in passato. Ci verrebbe da dire largo ai giovani, ma non vorremmo essere indelicati verso un santone del nostro calcio. Purtroppo però gli anni passano per tutti e le 75 primavere sulle spalle si fanno sentire come testimoniano le ultime esperienze poco esaltanti. Da capire chi prenderà la decisione, visto che pure il ds Righi non sembra più godere di totale fiducia da parte dell'ambiente. Aria pesante pure a Ferrara dove la Spal è precipitata al penultimo posto. Di questo passo si va in D. Ecco perché i tifosi biancazzurri hanno già messo nel mirino Andrea Dossena, la cui posizione si è fatta traballante. Non benissimo pure la Turris che non vince da un mese e non segna da 4 giornate: Mirko Conte deve svoltare in fretta o rischia di finire allo spiedo. C’è chi invece nel weekend ha salvato la propria posizione con una grande rimonta: è il caso di Paolo Cannavaro a Vercelli che dopo quattro sconfitte di fila sembrava già in bilico. La vittoria col Lecco (da 0-2 a 3-2) ha scacciato le nubi che gravitavano nella città piemontese. Vedremo se basterà il pari pirotecnico di Potenza a Emilio Longo in quel di Crotone. La sensazione è che possa avere altre chance, ma serve una svolta. Ad Avellino, infine, sono arrivati 4 punti in 2 gare col traghettatore Raffaele Biancolino. Sicuri che il Pitone non meriti una chance a tempo pieno? Chi meglio di lui per mordere e far male alle avversarie. La fame non gli manca e forse dopo tanti nomi glamour inutili potrebbe rivelarsi l’uomo giusto al posto giusto. Riflessioni in corso. Et voilà: il valzer delle panchine è pronto a regalarci altri giri di giostra. Tra last dance e nuovi balli, ne vedremo delle belle. Chi sarà il prossimo a restare a piedi?