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Non c'è pace tra le big: Capuano lascia Foggia, la Triestina non lascia l'ultimo posto, l'Ascoli non sa più vincere, la SPAL sempre più giù

di Sebastian Donzella

Eziolino Capuano non cambia idea. E non ha paura a lasciare sul piatto un bel contratto. Il vulcanico tecnico ha deciso che la sua avventura a Foggia è finita qui, dopo la sconfitta col Sorrento e la mancata vittoria per la terza gara consecutiva. Partiti con bel altre ambizioni, i rossoneri si ritrovano a cambiare nuovamente mister, dopo l'addio a Brambilla (che potrebbe, tra l'altro, tornare in sella un mese dopo esser stato mandato via). Eppure, viste le recenti ottime stagioni dei due tecnici, non è che il problema risiede altrove?

La Triestina, intanto, con Clotet non è partita bene. Anche il nuovo tecnico si è dovuto arrendere, al debutto, all'ottava sconfitta stagionale su undici gare disputate: un'eternità, la peggior squadra al momento di tutti e tre i gironi, con soli cinque punti raccolti e quattro a referto, vista la penalizzazione. Un 2024 orribile per gli alabardati che non si stanno raccapezzando più da tempo: eppure gli investimenti, cospicui, ci sono stati e continuano a esserci. Spendere tanto, però, non significa sempre spendere bene.

Cinque KO di fila, un punto nelle ultime sette gare. Il ruolino di marcia dell'Ascoli è semplicemente mortificante. Anche perché, di marcia, ce n'è ben poca. I bianconeri, nell'ultimo periodo, sono riusciti a gettare alle ortiche un inizio di stagione comunque positivo per una squadra ripartita dalla retrocessione e distratta dalle questioni societarie. A tal proposito la dirigenza si è fatta sentire e ha deciso di mandare tutti in ritiro, anche perché in classifica sono rimasti dietro solamente una SPAL sempre più in caduta libera (terza sconfitta di fila, un punto nelle ultime sei gare, con tre punti di penalità sul groppone) e un Milan Futuro che ha pagato lo scotto del noviziato ma che sta provando a riprendersi.


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