.

Latina, un caos che andava evitato nel rispetto di Fontana. Tante nobili decadute ferme sul mercato: il blasone non basta, serve investire

di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre con le notizie di calciomercato o, più precisamente, con una serie di riflessioni che riguardano alcune nobili decadute che non stanno ancora mettendo a disposizione dei rispettivi allenatori quei rinforzi necessari per alzare la proverbiale asticella e puntare senza mezzi termini al salto di categoria. L'Avellino, in questo contesto di calma piatta, costituisce un'eccezione. Ad una rosa già molto competitiva si aggiunge un portiere del calibro di Anthony Iannarilli, uno che la Lega Pro l'ha già vinta due volte con le maglie di Salernitana e Ternana e che ha tutte le caratteristiche per imporsi in una piazza calda e passionale come quella biancoverde. Altrove, invece, c'è la sensazione che le questioni societarie prevalgano su quelle tecniche. Basti pensare all'apparente immobilismo che regna sovrano ad Ascoli, Terni e Pescara. Tra presidenti che, da anni, provano a cedere, calciatori con stipendi importanti da collocare altrove e tifoserie in agitazione, si delinea un quadro non certamente idilliaco quando mancano pochissimi giorni ai raduni per il ritiro. Uno scenario che conferma quanto una retrocessione possa avere un impatto psicologicamente devastante anche per realtà abituate a calcare palcoscenici di prestigio. A Pescara, in particolare, acque agitate e Sebastiani che potrebbe passare la mano o cedere parte delle proprie quote a un imprenditore ambizioso come Navarra. Sullo sfondo c'è mister Baldini che attende soltanto una chiamata per tornare in sella dopo le esperienze pessime a Perugia e Crotone culminate con innumerevoli sconfitte e le inesorabili dimissioni.

L'isola felice potrebbe essere rappresentata dal Trapani, a patto che l'enorme carica del presidente non sfoci nell'illusione che basti qualche grande nome per passare in breve tempo dalla D alla cadetteria. Basti prendere l'esempio di un Catania sulla carta fortissimo, ma ad un passo dai playout fino all'ultimo secondo dell'ultima partita. Auguriamo, comunque, ai granata siciliani di proseguire il brillante percorso di crescita per regalare ad una tifoseria appassionata e competente un'altra stagione da record dopo la cavalcata inarrestabile in quarta serie. Caos a Latina, con l'allontanamento del tecnico Gaetano Fontana al netto di un rinnovo firmato da poco tempo. I fatti sono noti a tutti: il mister era stato contattato dalla Salernitana ed era tentato dalla possibilità di giocarsi le proprie carte in cadetteria, voci che si sono diffuse prematuramente e senza tener conto di un accordo in essere con il sodalizio laziale. La tifoseria, sui social, ha espresso il proprio malcontento chiedendo un cambio in panchina a prescindere dall'epilogo della trattativa con i campani. Risultato? A Salerno è approdato Martusciello e il Latina ha deciso, seppur a malincuore, di voltare pagina. E, in fondo, è stato meglio così: la vicenda Sousa, proprio a Salerno, insegna quanto possa essere deleterio e controproducente iniziare il ritiro con uno staff tecnico che aveva trattato con un'altra società. Al suo posto l'esperto e bravo Padalino, fermo da un anno, dopo le dimissioni di Torre Del Greco, e pronto a mettere a disposizione del gruppo e dell'ambiente la sua fame di riscatto. Lunedì la presentazione ufficiale, sarà doveroso però che venga affiancato dal presidente o dal direttore sportivo per fare chiarezza sul pregresso e, magari, recitare un mea culpa su una gestione complessiva che ha danneggiato un professionista come Fontana che aveva aiutato i nerazzurri a salvarsi in largo anticipo e a raggiungere i playoff giocando un calcio a tratti piacevole con una rosa non certo di primo piano.

A Taranto torna il sereno dopo le tante voci che rischiavano di destabilizzare la piazza. Giove e Capuano si sono stretti la mano e il sodalizio proseguirà, pur con un budget non paragonabile a quello delle dirette concorrenti. La tifoseria sperava che, dopo il secondo posto sul campo e un dignitoso cammino playoff, si potessero garantire investimenti di un certo rilievo, ma prevale la linea della sostenibilità e sarà dura bissare le imprese del recente passato.  Kanoutè, Vannucchi e altri dei protagonisti principali hanno salutato già la compagnia, siamo però certi che Capuano abbia esperienza e scaltrezza per arrivare al primo settembre con un organico in grado di farsi rispettare. Sarebbe bello, dopo tante imprese sportive, poter vedere il tecnico di Pescopagano lavorare con un tesoretto a disposizione superiore, tale da acquistare i cartellini senza limitarsi ai prestiti e agli svincolati per tenere a posto i bilanci. Chiudiamo con gli auguri a Maurizio Ciampi, al quarto anno da designatore. Come abbiamo sempre detto, aveva ereditato una situazione complicata sotto tutti i punti di vista ed è riuscito a restituire serenità e credibilità pur con errori fisiologici da parte delle giacchette nere che vanno messi in preventivo nell'arco di una stagione così lunga e ricca di partite e tensioni. I 5 promossi alla CAN sono il signor Perri di Roma, Arena di Torre del Greco,Scatena di Avezzano, Gallipò di Firenze e Crezzini di Siena. A tutti loro complimenti e in bocca al lupo.


Altre notizie
PUBBLICITÀ