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La dura vita dell'allenatore della Triestina, numeri alla mano

di Dario Lo Cascio

Due pareggi e due vittorie. Questo il bilancio di Pep Clotet sulla panchina della Triestina. Non sarà solo questo, perché il club ha deciso di confermarlo e di mettere una pietra sopra l'episodio tra il tecnico spagnolo e Krollis, avvenuto nel corso dell'ultimo match. Per i pochi che non avessero visto le immagini o letto la notizia, Krollis è stato espulso per un brutto fallo di reazione, scatenando l'ira dell'allenatore che, mentre il calciatore usciva dal campo, lo ha raggiunto spingendolo e strattonandolo platealmente. Se ne è parlato a più livelli, lo ha fatto lo stesso tecnico nel post gara e il club con una nota. Lo abbiamo fatto anche nelle scorse ore su queste pagine. Non approfondiremo ulteriormente.

Buttiamoci sui numeri, perché la situazione della Triestina e dei suoi allenatori sembra avere radici ben distanti. Perché Christian Bucchi, nel torneo 2021/2022, è stato l'ultimo tecnico a guidare la panchina alabardata dalla prima all'ultima giornata di campionato. Dall'estate di quell'anno a oggi alla guida della Triestina si sono avvicendati, Clotet incluso, ben otto allenatori. 

Il primo della lista è Andrea Bonatti, al quale la panchina fu affidata a luglio 2022: otto gare ufficiali con una sola vittoria e l'esonero dopo il ko con la Pro Sesto. Gli succedere Massimo Pavanel, ma il ritorno del tecnico, gradito alla piazza, non risolve il problemi: in 17 partite infatti Pavanel incassa ben 12 sconfitte, arrivano le dimissioni. A quel punto il club punta su Augusto Gentilini, in quel momento allenatore della Primavera. La musica cambia: appena due ko in 14 gare di campionato, quindi il doppio confronto playout vinto all'ultimo respiro grazie a un gol di Tavernelli. 

La Serie C è salva e così la Triestina punta a un altro grande ritorno: Attilio Tesser. Tutto sembra procedere nel migliore dei modi ma, a inizio febbraio, con estrema sorpresa e la squadra saldamente al terzo posto, dopo una non determinante sconfitta interna con la Pro Patria, il club decide di cambiare. "Riteniamo di essere in anticipo rispetto alla tabella di marcia, ed è arrivato il momento di passare alla fase successiva del nostro progetto. La professionalità e l'integrità di Attilio sono indiscusse, e lui occuperà sempre un posto speciale nella storia della Triestina", scrive il club. 

Squadra affidata a Roberto Bordin, un allenatore con esperienza internazionale, che inizia la sua avventura con quattro sconfitte. Poi la squadra si riprendere, ottenendo una serie di risultati positivi e riuscendo comunque a chiudere al quarto posto. Ai playoff, superata con un pari la Giana Erminio, per la Triestina arriva il muro invalicabile del Benevento. 

Bordin non convince e non viene confermato, ma la Triestina vuol provare a mantenere la linea e chiama un altro professionista che allena all'estero: Michele Santoni. Che riesce a resistere ancor meno di Bonatti, 7 partite, con una vittoria e sei sconfitte. Dopo il 2-3 con il Lumezzane l'esonero. Ma, prima di chiudere con la parentesi Geppino Marino, c'è dare un merito a Santoni: il 3-0 sull'Arzignano è fin qui l'unico successo stagionale della Triestina.

Ecco appunto la parentesi Marino: quattro partite, con due pareggi e due sconfitte. Nel mentre tante voci di corridoio, tra le quali il possibile ritorno di Tesser che nel frattempo sembrava sul punto di dire sì all'Ascoli e poi ha fatto un passo indietro. Quindi la scelta Clotet, il cui bottino attualmente è lo stesso di Marino. Resta quindi Santoni, attualmente, il tecnico che è riuscito a conquistare più punti in questo torneo, sebbene in una sola gara. La vita dell'allenatore della Triestina, di questi tempi, è davvero molto, molto difficile. 


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