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Il Taranto e lo Zio d’America. Non è tutto oro quel che luccica. Una società fantasma…

di Redazione TC

Innanzitutto una notizia, come direbbero quelli bravi: nel momento in cui stiamo postando l’editoriale nel sistema operativo del sito gli stipendi arretrati non sono ancora stati pagati ai calciatori e ai tesserati del Taranto. Insomma, meglio vigilare e restare coi fari puntati su questa situazione. L’arrivo di Mark Campbell venerdì scorso sembrava essere la svolta tanto attesa per la compagine ionica. Al momento però il nuovo proprietario del club rossoblù non appare essere lo “Zio d’America” o un Paperone pronto a rendere il club tarantino una corazzata. A suon di grandi e massicci investimenti. Ma andiamo con ordine. La società pugliese è stata acquistata da tale Apex Capital Global LLC, etichettata erroneamente da molti come un fondo d’investimento. In realtà le cose non affatto stanno così. Si tratta invece di una società con sede nel Delawere (Stati Uniti), della quale però non risultano alcuna attività imprenditoriali o commerciali. Tantomeno buisness o trading in corso con altre aziende e neppure nel recente passato. Una sorta di fantasma aleggiante nel mondo finanziario o - secondo i mal pensanti - una scatola vuota. Insomma, nulla di particolarmente positivo in vista del futuro. Tanto che sarebbe registrata una di quelle nazioni off-limits, i classici paradisi fiscali per intenderci. Apex in questi anni ha fatturato zero euro e vanta ben zero dipendenti. Cosa c’è dietro l’acquisizione del Taranto? Forse il tentativo spregiudicato di provare a lanciarsi in un mondo come quello che del calcio, dove gravitano tanti soldi e interessi e per osmosi provare - magari attraverso la cessione di qualche giocatore - a guadarci innescando così un meccanismo di gestione del club a zero euro? In questi giorni negli ambienti calcistici i vari operatori stanno formulando le ipotesi più disparate. La speranza è che venga in fretta fatta chiarezza su chi governa il Taranto e sui progetti relativi all’acquisizione di uno dei club più gloriosi della terza serie. Magari iniziando a pagare gli stipendi. La prima mossa necessaria e fondamentale per iniziare a spazzare via le nubi che stanno iniziando a palesarsi sempre più minacciose dalle parti dello Iacovone. In questi anni purtroppo in Serie C si sono visti troppi faccendieri o protagonisti del remake di “Prendi i soldi e scappa” targato Woody Allen. Ci auguriamo che non sia affatto così stavolta e Campbell possa dare risposte importanti e portare il alto il Taranto. In questa baraonda l’esperienza di Carmine Gautieri in panchina si è rivelata preziosa per non sbandare, ma fino a quando durerà la pazienza del tecnico? Il tecnico campano sarebbe pronto a dimettersi senza garanzie societarie. Se ciò avvenisse, sarebbe un’altra tegola pesante per gli ionici. L’inizio a rilento del nuovo proprietario, dunque, non può non destare qualche patema d’animo. Ecco perché servono fatti concreti e non solo belle parole al momento di insediarsi al timone di un club. Parliamoci chiaro: l’auspicio è di non ritrovarci tra qualche mese a raccontare il de profundis del Taranto come già accaduto decine e decine di volte in questi anni con parecchie squadre di Lega Pro.


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