Il nostro abbraccio a Giorgio Perinetti. Lovisa, gran lavoro a Castellammare: il derby col Benevento ha il sapore di serie B
Editoriale di oggi che si apre con le doverose, commosse, sentire e sincere condoglianze a Giorgio Perinetti. Come noto, il direttore sportivo ha perso in questi giorni l'amata figlia Emanuela, stroncata a 34 anni da un brutto male. In queste circostanze ogni parola rischierebbe di essere futile e retorica. Ci limitiamo a mandare un abbraccio enorme e carico d'affetto al ds biancoverde, alla società, alla sua famiglia, a tutte le persone che stanno soffrendo per la perdita di una ragazza speciale e di una professionista di altissimo livello. Credeteci, parlare di calcio dopo una premessa del genere ci mette in grossa difficoltà. Purtroppo, però, lo spettacolo deve continuare e proviamo a trattare argomenti decisamente più leggeri. Partiamo da un elogio a Lovisa, dirigente che sta facendo grandi cose a Castellammare di Stabia e che già a Pordenone aveva dimostrato di essere persona seria e competente. Non sappiamo se le vespe voleranno direttamente in serie B o se, alla lunga, i veri valori emergeranno; lo scontro diretto col Benevento sarà piuttosto indicativo sotto questo punto di vista. Tuttavia la rosa allestita è di livello, quel proverbiale mix tra giovani ed esperti che fa sempre la differenza soprattutto se affidato a un allenatore capace come Pagliuca. Mister che preferisce il rettangolo verde alla luce dei riflettori.
A proposito di squadre in vetta, prosegue la marcia tronfale della Torres. Il primo tempo disputato contro il Gubbio è roba che raramente si vede in questa categoria, uno spettacolo fatto di organizzazione, idee, aggressività, concretezza e bel gioco. Sarà testa a testa col Cesena? Presumibilmente sì, visto che il Perugia continua ad accendersi a intermittenza, che Entella e Spal si sono già estromesse dalla lotta promozione diretta e che il Pescara di Zeman è in crisi di risultati da un mese e sta perdendo una marea di punti in casa. Menzione anche per il Mantova, guidato da Possanzini e apprezzabile per la sua capacità di restare sempre in gara, fino alla fine, come certificato dai tanti gol segnati nei secondi tempi. Alle spalle dei biancorossi c'è il Padova di Torrente, poi vale lo stesso discorso fatto per il raggruppamento B: la vera favorita, il Vicenza, ha perso troppo terreno e ha spianato la strada alle dirette concorrenti. Che tra le tante litiganti possa spuntarla la Triestina? La garanzia è Tesser, uno che in tante piazza ha già dimostrato di sapere come si fa.
Chi deve ritrovare la quadra è il Messina, a rischio retrocessione e ormai nobile decaduta che si trascina da tempo senza riuscire a regalare un'annata da protagonista a una tifoseria di spessore assoluto. 0 punti e 0 gol segnati certificano il dicembre nero, chissà che sotto traccia non si stia lavorando per l'arrivo di un altro allenatore. A tal proposito, cambia il Brindisi e lo fa affidando la panchina a Roselli. Come tutte le neo promosse era preventivabile una partenza stentata, soprattutto in un girone difficilissimo composto da piazze che ben figurerebbero in categorie superiori. Tuttavia, soprattutto dopo la trasferta di Taranto (a proposito, la squadra di Capuano perde un'altra gara contro una big dopo quelle con Catania, Benevento e Juve Stabia), si è avuta la sensazione di un gruppo senz'anima, spaesato, rassegnato. E una scossa era necessaria. Ma non sarà sufficiente se a gennaio non ci saranno investimenti di un certo livello.