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Il fatto della settimana - Lecco, dentro Aliberti, fuori Di Nunno: "Vi lascio in mano a un imprenditore di successo che spero vi porti in Serie A"

di Valeria Debbia
Aniello Aliberti

È terminata dopo 7 anni l'era della famiglia Di Nunno alla guida del Lecco: Paolo Leonardo si era aggiudicato la società bluceleste all'asta suppletiva del 9 giugno 2017, quale unico offerente, dopo il fallimento del dicembre precedente. Inizia, invece, quella di Aniello Aliberti, imprenditore nativo di San Giuseppe Vesuviano, attivo nel campo delle apparecchiature elettromedicali. 

Al termine di una trattativa molto lunga e tortuosa, incominciata oltre un mese e fa ed entrata nel vivo nei giorni scorsi, l'imprenditore bergamasco di adozione, è riuscito nel suo intento: quello di diventare il nuovo proprietario della società appena retrocessa dalla Serie B. Una vendita che può essere paragonata ad una vera e propria saga che ha tenuto col fiato sospeso tutti i tifosi blucelesti, tanto che proprio all'ultimo sembrava essere saltata, dato che Aliberti aveva rifiutato di corrispondere a Di Nunno una cifra vicina al mezzo milione di euro. Da lì un lungo tira e molla fatto di proposte e controproposte che si è concluso a metà del pomeriggio di mercoledì con l'accordo definitivo che - nonostante le cifre siano top secret - si aggirerebbe intorno ai 300 mlla euro.

"Davanti al Notaio Dott. Vincenzo Melli, Paolo Leonardo Di Nunno ha oggi finalizzato la cessione alla Alefra S.r.l. (holding della famiglia Aliberti) dell’intera partecipazione del 100% della Calcio Lecco 1912 S.r.l" recita la nota ufficiale. "La finalizzazione odierna da piena esecuzione al contratto di compravendita firmato Di Nunno e Aliberti in data 12 giugno 2024. Gli estremi dell’accordo sono riservati. Gli acquirenti hanno confermato l’impegno a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario della Calcio Lecco 1912 S.r.l". 

Lo stesso Aliberti si è poi presentato alla piazza: "Di Nunno non ha mai lasciato la barca in mezzo al mare, rimanendo sempre vicino al Lecco, arrivando anche a pagare l’iscrizione in Serie C. Non sono uno che fa promesse senza poterle mantenere. Posso però dire che abbiamo l’ambizione di fare un campionato dignitoso e se possibile anche di riprovare a centrare la promozione. Sicuramente non faremo una squadra per galleggiare sul fondo della classifica".  Di Nunno ha invece lasciato un messaggio con stoccata finale: "Questo messaggio va ai tifosi. Me ne vado con sofferenza, vi lascio in mano a un imprenditore di successo, che spero possa farvi raggiungere la Serie A. Auguro tante stagioni calcistiche vincente, un abbraccio a tutti: ci vedremo presto". liberti ha anche aggiunto: "L’ambizione è sicuramente quella di fare un campionato di Serie C, dignitoso e perché non nella speranza di una promozione? Però non è mia abitudine fare promesse, voglio una squadra che non galleggi ma sia ambiziosa: il calcio non è una scienza esatta, non andremo al risparmio ma non faremo spese folli".


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