Il fatto della settimana - In Lega Pro parte il nuovo quadriennio targato Matteo Marani, eletto all'unanimità e per acclamazione
Premessa: sappiamo che questa settimana è stata caratterizzata da situazioni di panchina particolari (vedi quanto accaduto ad Ascoli, con il quasi annuncio di Tesser e il subitaneo dietrofront dello stesso per fare ritorno - pare - a Trieste e la conseguente virata dei bianconeri su Di Carlo), ma vi chiediamo di fermarvi un momento. Potevamo non trattare in questa sede come 'il fatto della settimana' per eccellenza la riconferma di Matteo Marani in qualità di presidente della Serie C, tanto più che è avvenuta nel giorno del suo 54° compleanno e per acclamazione? Crediamo che la risposta sia scontata, nonostante nei giorni scorsi ci siano stati già approfondimenti del nostro direttore Ivan Cardia e del nostro editorialista Luca Bargellini.
E quindi eccoci qui: Matteo Marani - già eletto una prima volta nel febbraio 2023 - guiderà la nostra amata Serie C per il prossimo quadriennio. Nella giornata di mercoledì 2 ottobre, nella sede della Lega Pro a Firenze, durante l’assemblea elettiva delle società, che hanno votato il presidente per acclamazione, i 57 club (44 hanno votato in presenza, 13 per via telematica) hanno voluto dare una dimostrazione di compattezza e di unità, apprezzando il lavoro svolto nell’ultimo mandato dalla governance. Infatti, oltre a Marani, l’Assemblea straordinaria elettiva ha rinnovato la fiducia al Vicepresidente vicario Gianfranco Zola e al Vicepresidente Giovanni Spezzaferri. Nel segno della continuità anche la scelta dei membri del Consiglio direttivo, con la conferma di Alessandra Bianchi (Padova), Mauro Bosco (Vis Pesaro), Patrizia Rossana Testa (Pro Patria) e Stefano Udassi (Torres), ai quali si sono aggiunti Angelo Antonio D’Agostino (Avellino) e Nicola Grieco (Audace Cerignola).
Spazio poi alla conferenza stampa di Matteo Marani, che è anche intervenuto il giorno successivo l'elezione ai microfoni di TMW Radio. Con un chiaro messaggio: "Vorrei una C più sostenibile, che fosse la prima Lega più sostenibile e con controllo delle spese, ma anche una C rispettata: non verremmo meno alla nostra missione, ma la B e la A devono guardare maggiormente a noi, affinché si rimetta in moto quell'ascensore che ha fatto tanto bene al calcio italiano. Ma serve la considerazione e il giusto rispetto per la C: ci deve esser l'obbligo di rispettarci e riconoscere il ruolo che abbiamo". Altri obiettivi mettono sotto i riflettori i giovani (attraverso il percorso già introdotto dalla cosiddetta 'riforma Zola') e il contenimento dei costi, con l'introduzione del Salary Cap.
A Firenze c'erano anche Matarrese, Abete (LND) e ovviamente Gravina (FIGC), che ha definito il suo erede "una guida capace, mite e solida", dicendo che la Lega Pro "ha contribuito al rilancio del calcio italiano". Marani lo sosterrà nelle prossime elezioni federali.