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Il curioso caso dell’Uragano Lescano. Il Cesena blinda la sua stella dopo una doppia delusione…

di Nicolò Schira

La domanda sorge spontanea: cosa ci fa ancora in Serie C Facundo Lescano? Da ormai quattro-cinque anni l’italo-argentino è uno degli attaccanti più prolifici e micidiali della categoria. Tanto da raggiungere e superare puntualmente la doppia cifra. È stato così con la Sicula Leonzio e la Sambenedettese per poi ripetersi nelle fila di big come Entella e Pescara. A 27 anni sembrava pronto per giocarsi una chance in B dopo aver segnato 52 reti in 4 anni. Niente da fare. Forse per miopia al piano di sopra l’hanno snobbato e così il puntero cresciuto nel vivaio del Genoa (studiava le movenze dell’idolo Diego Milito) è ripartito da Trieste, dove ha subito lasciato il segno. 7 gol nelle prime 6 giornate sono un biglietto da visita da urlo, tanto che dalle parti del Rocco è già scoppiata la Facundo-mania. L’impatto di Lescano è stato più devastante di quello di un uragano. Per informazioni chiedere al Mantova secondo in classifica letteralmente spazzato via dagli acuti dell’argentino. Da papà Jorge (ex pallavolista di Serie A) ha preso lo stacco; mentre da nonno Silvio Marzolini (ex difensore e allenatore del Boca Juniors) la garra che sfodera in campo. Un attaccante ormai maturo al punto giusto. Eppure la domanda è sempre la stessa: cosa ci fa una punta così ancora in C? I misteri del calcio italiano…

Il Cesena è tornato a volare trascinato dalle giocate di Tommaso Berti. Un talento cristallino che appare destinato a categorie superiori. I romagnoli sperano di vederlo in B l’anno prossimo ma ancora al Manuzzi. L’obiettivo, infatti, è di salire di livello insieme. Per questo l’hanno blindato in queste ore con il rinnovo del contratto fino al 2026 con opzione per la stagione successiva. Il club bianconero ha in casa due assegni circolari: Cristian Shpendi e Berti appunto. Entrambi destinati a volare in alto, portando così nelle casse cesenati robuste plusvalenze. Berti era stato a un passo dal Milan nel gennaio 2022 e la Fiorentina non l’ha riscattato da una positiva annata in prestito nella Primavera. Due delusioni che avrebbero abbattuto quasi chiunque, ma non il classe 2004 che supportato dal suo agente Angelo Rea (un fratello maggiore più che un procuratore) ha accettato di ripartire dalla C con lo stesso entusiasmo di chi si appresta a scendere in campo in Serie A. Uno scatto decisivo per ripartire di slancio e fare subito la differenza. A soli 19 anni ha tutta una carriera davanti e il tempo per arrivare lo stesso nell’Olimpo del grande calcio. Intanto se lo gode Mimmo Toscano, che con la sua esperienza può smaliziare e rendere ancor più efficace il gioiellino romagnolo. 


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