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IL CALCIO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: MEGLIO FERMARE TUTTO? PER LA STUPIDITÀ INVECE NON C’È CURA

di Ivan Cardia

Nei giorni in cui tutti si rivelano epidemiologi ed esperti di sicurezza cercheremo di evitare lo stesso errore. E vi consigliamo di tenervi aggiornati su altre fonti per tutte le ultime notizie, senza farvi prendere dal panico. Di coronavirus ne dobbiamo parlare per ovvie ragioni, perché l’allerta a livello nazionale, come sapete, ha coinvolto anche il calcio e anche la Serie C. Come premesso, lasciamo agli esperti le considerazioni sulle misure più opportune, ci limitiamo a qualche domanda sul lato sportivo. Cosa succederà nella prossima giornata? Senza alcuna pretesa di capirne più delle autorità preposte, un conto è l’emergenza dovuta a un’escalation più o meno rapida. Ma a questo punto, se il rischio è considerato troppo alto (e dubitiamo si trovi una soluzione entro il prossimo weekend), sarebbe preferibile fermare l’intero campionato anziché farlo giocare con 4-5-6-10 gare a giornata in meno, andando in modo inevitabile a falsarlo. L'alternativa delle porte chiuse? Serve un supporto del governo, soprattutto nelle serie minori, perché i mancati introiti avrebbero un effetto devastante sulla casse dei club. Aspettiamo il consiglio federale di oggi. Per quanto, per carità, non sia certo “colpa” delle nostre istituzioni, politiche e sportive, non facciamoci rovinare anche il gioco più bello del mondo.

Contro il coronavirus, prima o poi, una cura si troverà. Ci sono malattie ben peggiori, purtroppo. Come la stupidità umana, o in qualsiasi modo si voglia chiamare ciò che porta degli pseudo tifosi ad assaltarne altri incontrati per caso, per strada, senza neanche giocarci contro in questa giornata. È quello che è successo in Puglia. È su questo che possiamo chiedere alle autorità, in primis sportive, di intervenire con decisione, individuando e punendo i responsabili. Per una volta niente noi impersonale: da barese, mi vergogno di essere accostato a chi si rende protagonista di certe vicende. E se non li battiamo usando il pugno duro non li batterei mai.

Il campo, infine. Difficile da commentare, l’unico girone normale è quello del sud. Dove i punti tra Reggina e Bari diventano sempre più pesanti. I biancorossi inciampano ancora fuori casa: la sensazione è che la volata a due stia per sfumare del tutto, lasciando il posto a una cavalcata in solitaria. Dalle altre parti: il Vicenza risponde come meglio non potrebbe ai nostri dubbi sul braccino, il Monza non vince da tre partite e qualche timore ce l’avrà pure ma la squadra di Brocchi è troppo avanti rispetto alla concorrenza, può permettersi di rifiatare. Noi aspettiamo la prossima giornata, quando ci sarà. 


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