.

Il ballo delle debuttanti di Serie C è già entrato nel vivo. Matricole a confronto tra aspirazioni playoff e speranze di strappare un altro anno in categoria: chi spicca nella speciale classifica?

di Valeria Debbia

La notte tra lunedì e martedì è spesso quella dove ci si ritrova a fare la conta delle panchine traballanti (vedi Dossena alla SPAL, che sembra aver incassato però la fiducia societaria, seppur a tempo), delle guide tecniche saltate (Padalino a Latina) o di coloro i quali sembravano poter essere sulla graticola ma una vittoria ha rafforzato la loro posizione (Baldini a Lecco). Il tutto, come evidente, a causa dei risultati sentenziati dall'unico giudice supremo: il campo.

È quindi ripetitivo approfondire questo aspetto, ma noi - come ogni stagione - ci dedichiamo ad un altro tema di interesse: l'impatto con la Serie C delle nove matricole, cioè le nove protagoniste della terza serie che qui sono giunte grazie alla promozione dai dilettanti. D'altronde 10 giornate disputate sono più di un quarto di regular season e quindi riteniamo siano già sufficienti per tracciare un primo bilancio e comprendere dove potrebbero arrivare e a cosa potrebbero ambire queste nove protagoniste della nostra amata categoria, che qui si approcciano per la prima volta o dopo qualche anno di assenza dovuta ai più svariati motivi.

Quello che ci è apparso subito evidente è che ci sono medie punti più alte rispetto a quanto occorso nella scorsa stagione prendendo in considerazione lo stesso range temporale: la migliore - il Catania - svettava pur fermandosi a quota 1.50, sul podio Legnago e Pineto a quota 1.30, ai piedi Giana Erminio e Arezzo a 1.10 e via via le altre, ad indicare come le interpreti principali di quest'anno stanno già correndo di più, palesando quella che sembra proprio una qualità globale maggiore.

Ma addentriamoci in questa graduatoria di rendimento, che analizza appunto il percorso da loro intrapreso e che - come già abbiamo in un certo senso evidenziato - si affida in primis alla media punti raccolta finora, visto che comunque si prendono in esame tre gironi dalle caratteristiche totalmente differenti, con peso specifico diverso per quanto riguarda le avversarie che ciascuna matricola deve affrontare. Ciò non toglie che segnaliamo anche il posizionamento in classifica, soprattutto laddove c'è un ex aequo riguardo la media punti: 

9) UNION CLODIENSE - 17° nel Girone A con una media di 0.70 punti: un solo successo conquistato in questo avvio di stagione dai granata, alla seconda giornata, contro la Triestina. Poi un andamento in cui si sono alternati pareggi e sconfitte senza soluzione di continuità e con pochi punti conquistati in esterna. Nonostante il terzo peggior attacco, la squadra di Chioggia ha comunque il quarto miglior marcatore del girone (Kevin Biondi a quota 4 reti segnate). Dall'altra parte i 15 gol subiti la portano ad avere la quarta peggior difesa. Quattro, infine, le lunghezze che la separano dalla zona salvezza. La media - inutile nascondersi dietro un dito - è modesta, come ha ricordato mister Andreucci nel post Alcione: "Ci vuole qualcosa in più, ci vuole più cinismo, lucidità e concretezza" altrimenti proseguendo su questa linea, il ritorno nella categoria che l'Union Clodiense ha lasciato per tornare in C dopo 47 anni potrebbe essere una cruda realtà.

6 ex aequo) CALDIERO TERME - 16° nel Girone A con una media di 1 punto: il pari di venerdì scorso con la Pro Patria (il primo di questa stagione), ha permesso ai gialloverdi di ripartire dopo ben cinque sconfitte di fila, mentre l'avvio con tre vittorie nelle prime quattro giornate aveva fatto toccare 'il punto più alto della storia' dei veronesi (Soave dixit post Triestina). Anche a fine settembre, nonostante i due passi falsi con Trento e Alcione Milano, il tecnico aveva evidenziato: "Ad oggi siamo la migliore quindi qualcosa di buono lo abbiamo fatto. Detto questo non dobbiamo arrenderci e abbatterci quando ci saranno delle sconfitte, ma mantenere la barra dritta". Barra che sembra essere tornata solo ora nella giusta direzione, dopo una vera e propria parabola discendente (dal 3° posto della quarta giornata, all'attuale quintultimo), anche se la classifica resta appunto pericolante e la media non lascia grandi margini di speranza di evitare i playout.

6 ex aequo) TEAM ALTAMURA - 16° nel Girone C con una media di 1 punto: il successo di Latina ha portato i pugliesi ad affacciarsi fuori dalla zona playout per la seconda volta in questo campionato (la prima era stata alla settima giornata), ma solo per qualche ora visto che i risultati dei posticipi li hanno fatti ripiombare giù. Inoltre l'avvio di stagione, o meglio l'impatto con la Serie C (che ad Altamura mancava da 27 anni), è stato da dimenticare: un poker di passi falsi consecutivi (6 quelli totali, più della metà delle gare giocate) che - nonostante le dichiarazioni di facciata - hanno messo a rischio la panchina di Di Donato, tanto che proprio prima del match del 'Francioni' non ci sarebbero stati più alibi per il tecnico. Uno dei problemi che dovranno comunque essere risolti è che i punti arrivano più facilmente lontano da casa (ben 9 su 10) e i biancorossi hanno il quarto peggior attacco del girone (e la metà delle reti segnate porta la firma di Felice D'Amico, a sua volta quarto miglior marcatore del girone). A ruota le tensioni tra soci (con le dimissioni di uno di loro nei giorni scorsi) potrebbero non creare l'atmosfera ideale per incrementare una media che, per ora, significherebbe playout.

6 ex aequo) CAVESE - 14° nel Girone C con una media di 1 punto: solo la classifica avulsa permette ai metelliani di continuare a tenere la testa fuori dalla zona playout, in realtà i 10 punt finora collezionati sono gli stessi di Team Altamura e Foggia. Poche le vittorie (solo 2), stesso numero di pareggi e sconfitte (4). E proprio a proposito di ko, la squadra di Di Napoli ne ha collezionati due di fila nelle ultime due uscite, entrambi in derby (contro la Turris e in casa della Casertana). Terzo peggior attacco del girone (solo 7 reti segnate), c'è da dire che però là dietro si fa fatica a passare, visto che finora i metelliani hanno raccolto solo 9 volte la palla in fondo al sacco. In realtà la classifica è corta e con tre punti (che più facilmente giungono in casa piuttosto che in trasferta) si può guardare già verso l'alto, ma ci vuole quello scatto che eviti di soffrire fino all'ultima giornata.

5) CARPI - 13° nel Girone B con una media di 1.10 punti: a due punti dal sogno playoff, a tre punti dall'incubo playout per i biancorossi, al ritorno in Serie C dopo un blackout di tre anni. I carpigiani hanno recentemente festeggiato il proprio 115esimo anniversario grazie all'opera - appunto nel 2021, dopo l'esclusione dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie - del presidente Claudio Lazzaretti. Un avvio di stagione e un impatto con la C che sembrava non presagire grosse problematiche per i carpigiani, che sono incappati nel primo ko solo alla quarta giornata, poi però un andamento un po' altalenante (con un dato che spicca: ben 9 punti su 11 giunti tra le mura amiche), ma comunque una classifica che non li ha mai visti precipitare né in zona retrocessione né in zona spareggi per la salvezza. In proiezione la quota necessaria per restare in categoria - la famosa quota 40 - sembra alla portata.

4) PIANESE - 10° nel Girone B con una media di 1.30 punti: in serie positiva da tre turni, la squadra toscana ha messo in campo un andamento ancora indecifrabile, tanto che si è ritrovata in zona playoff tanto quanto in zona playout (alla settima giornata, dopo il ko interno col Sestri Levante, culmine di un momento negativo perdurato per quattro turni, ma a parziale discolpa è giunta al culmine del tour de force dovuto al turno infrasettimanale). Da limare anche una certa irruenza nelle file bianconere, che in ben tre occasioni li ha ridotti in dieci uomini (per ben due volte il 'colpevole' dell'inferiorità numerica è stato Odjer). Un eventuale lieve scatto in avanti della media punti (che già ora li rende comunque del tutto tranquilli), potrebbe far loro conquistare con più certezza il sogno di giocarsi gli spareggi promozione.

2 ex aequo) CAMPOBASSO - 6° nel Girone B con una media di 1.70 punti: i primi 4 turni avevano dato una fotografia dei lupi molisani forse ancora imperfetta. Tre sconfitte su quattro ma dal pareggio col Gubbio (ex squadra di mister Braglia), la stella del Campobasso ha iniziato a brillare tanto che sono arrivati sei risultati utili di fila, con ben quattro vittorie intervallate da un pari. La zona playout è stata toccata solo in un'occasione, poi la parabola si è fatta ascendente fino a stabilizzarsi da 4 giornate in zona playoff, anche grazie ad uno dei vicecapocannonieri del girone, quel Lorenzo Di Stefano che è già a quota 5 reti. Dall'altra parte c'è anche una solidità difensiva che ha portato la retroguardia rossoblù ad essere la seconda migliore del girone. Dopo due stagioni lontani dalla C, i playoff potrebbero non essere un miraggio.

2 ex aequo) TRAPANI - 5° nel Girone C con una media di 1.70 punti: un avvio di stagione complicato (solo un pari a Foggia e poi il tracollo interno contro il Picerno) è costato la panchina ad Alfio Torrisi. Ma con l'avvento di Salvatore Aronica, il cambio di rotta: sembrava dovesse essere un semplice traghettatore, ma il successo di Crotone ha convinto il presidente Antonini di puntare su di lui e il tecnico ha ripagato la fiducia. Da quel giorno nessun ko per i granata, ma una serie positiva che dura da sette giornate, fatta da tre successi e quattro pareggi che hanno permesso alla squadra siciliana di stazionare nell'alta zona playoff (17 punti conquistati come Picerno e Giugliano). Secondo miglior attacco con 21 reti messe a segno e il capocannoniere del girone (e il secondo della Lega Pro intera), Facundo Lescano. In proiezione, con una media già così buona, la B non è scontata ma i playoff una concreta realtà.

1) ALCIONE MILANO - 3° nel Girone A con una media di 1.90 punti: terza squadra di Milano a chi? Gli Orange sono partiti bene (vittoria a Caravaggio e pareggio senza reti in casa contro la Virtus Verona), hanno avuto un momento di stanca (tre ko di fila che sembravano aver già compromesso il percorso della squadra meneghina), poi sono esplosi: una manita di successi di fila che da una classifica 'anonima' li ha portati fin su al terzo posto, a 2 punti dal Vicenza e a 7 dalla capolista Padova. Un fuoco di paglia? Solo il tempo potrà dirlo, ma i numeri sono dalla parte dell'Alcione (soprattutto quando si gioca in trasferta): terzo miglior attacco (4 reti per Palombi, terzo miglior marcatore del girone) e seconda miglior retroguardia. Chissà se la scalata verso il derby con Milan e Inter potrà proseguire...


Altre notizie
PUBBLICITÀ