.

Dall'esonero particolare - e poco comprensibile - alla marcia indietro (forse) tardina. Dieci mesi dopo la Triestina è pronta a riaffidarsi all'esperienza di Tesser

di Tommaso Maschio

Dieci mesi dopo, o giù di lì, la Triestina potrebbe affidarsi nuovamente a quel Attilio Tesser che era stato esonerato in maniera sorprendente, e con ben poca logica, nel febbraio scorso con la squadra seconda in classifica e in piena corsa per la promozione in Serie B. Un esonero motivato così: “Dopo aver acquisito un club in totale disordine, era chiaro che Attilio fosse la persona più adatta a fornire stabilità e organizzazione a una rosa che stava subendo un significativo turnover. In questo senso, Attilio ha avuto più successo di quanto potessimo immaginare. Riteniamo di essere in anticipo rispetto alla tabella di marcia, ed è arrivato il momento di passare alla fase successiva del nostro progetto”.

Da allora il progetto, che sembrava lanciatissimo, non solo si è inceppato, ma ha vissuto un’involuzione preoccupante che ha portato la squadra alabardata prima a chiudere al quarto posto la scorsa stagione, con alla guida Roberto Bordin, per poi essere eliminata dal Benevento nella prima fase nazionale dei play off e poi a precipitare verso l’abisso della Serie D avendo conquistato appena sei punti – frutto di una vittoria e quattro pari, ma con un punto di penalizzazione – in sedici giornate con già tre allenatori che si sono succeduti in panchina: dalla scommessa Michele Santoni, scelto in estate per dare respiro internazionale alla squadra, passando per Giuseppe Marino – rimasto in sella ad interim per tre giornate – fino a quel Pep Clotet che tornato in Italia dopo l’avventura in Russia non è riuscito a rimettere in marcia la squadra, facendosi segnalare più per il litigio con Krollis che per quanto fatto vedere dalla Triestina in campo. Lo spagnolo ora sarà la vittima sacrificale dell’ennesima giravolta di una società che appare in totale confusione come dimostra l’esonero del direttore sportivo Morris Donati appena chiuso il mercato e non sostituito fino a oggi quando su quella poltrona dovrebbe sedersi Daniele Delli Carri. Il ritorno di Tesser sana così un errore di valutazione che la Triestina ha pagato a caro prezzo.

Sperando che non sia troppo tardi per sistemare tutte le cose che non funzionano, rivitalizzare mentalmente la squadra e provare a ricucire lo strappo sempre più profondo con l’ambiente, per risalire la china in attesa di un mercato che dovrà dotare una squadra di uomini di categoria che possano accompagnare i tanti stranieri presenti in rosa. Il tempo stringe per cambiare le sorti di una stagione fin qui disastrosa e la Triestina non sembra poter perdere più tempo.


Altre notizie
PUBBLICITÀ