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Da Tesser a... Tesser: Triestina, che confusione! Benevento, la grande occasione per avviare la prima fuga stagionale

di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre con un focus sulla Triestina, fanalino di coda del girone A alle prese con una crisi tecnica apparentemente irreversibile. Dall'addio burrascoso di Tesser dello scorso 5 febbraio ad oggi è successo praticamente di tutto: playoff giocati senza mordente, ultimo posto in classifica in un girone non impossibile come quello settentrionale, allenatori e direttori sportivi esonerati e una serie di diatribe interne che hanno allontanato i tifosi dagli spalti. E così si torna alle origini, anche per placare una piazza pronta alla contestazione: il cerchio si chiude e torna Tesser, uno che - per amore di Trieste - aveva rifiutato una proposta interessante da parte dell'Ascoli. Convinto che quella storia bruscamente interrottasi 9 mesi fa, con una squadra saldamente terza e che giocava un bel calcio, potesse riservare un finale a sorpresa. Certo, la classifica parla chiaro e salvarsi direttamente sembra un'impresa. Ma le dirette concorrenti non viaggiano certo a ritmi sostenuti e ci sono risorse tecniche e presupposti per risalire la china e riscattare un girone d'andata sin qui da incubo e ricco di sconfitte casalinghe. "Mettiamo da parte il passato e guardiamo al futuro per aiutare la Triestina" il messaggio congiunto che arriva dalla società e dall'ex trainer di Avellino e Modena, conferma del fatto che nel calcio liti e riappacificazioni sono all'ordine del giorno e che non esiste mai qualcosa di definitivo. A proposito di allenatori, ci sono due società che hanno dato fiducia ai propri mister anche quando tutto lasciava presagire un licenziamento. Partiamo dal Crotone. Chi, dopo lo 0-4 dello Scida contro l'Avellino, avrebbe scommesso un euro sulla riconferma di Longo e sul successivo filotto di risultati positivi? Del resto stiamo parlando di un allenatore "giochista" e che ha bisogno di tempo per trasmettere i propri concetti alla squadra. Oggi il pubblico si gode un gruppo unito, che propone un calcio interessante e originale e che, dalla rimonta contro il Benevento, viaggia a ritmo sostenuto agganciando la zona playoff con pieno merito. E poi la Spal, nobile decaduta che fatica da un biennio in Lega Pro e che rischiava di vivere un'altra stagione da brividi. Dossena non ha mollato, ha isolato lo spogliatoio dalle polemiche e ha ripagato la fiducia di patron Tacopina con tre vittorie di fila che consentono di respirare e, chissà, di cambiare prospettive ed obiettivi in quello che resta il girone più equilibrato e imprevedibile come testimoniato dalla sconfitta in casa del Pescara con il Pineto. Con tanto di critiche di Baldini nei confronti di capitan Brosco. In merito l'enigma è sempre lo stesso: giusto dichiarare pubblicamente la propria insoddisfazione nei confronti di un singolo o sarebbe meglio lavare i panni sporchi in famiglia? Caso rientrato subito, comunque: tra i due sussiste un rapporto di stima e rispetto, si sarà trattato di uno sfogo a caldo frutto del dispiacere per un ko del tutto inaspettato. Entella e Ternana sono lì in agguato, pronte a rosicchiare altri punti e ad alimentare il sogno promozione diretta: la sensazione è che ci sarà da divertirsi fino alla fine.

Nel girone A, invece, il testa a testa è sempre lo stesso: Vicenza chiama, Padova risponde e mantiene il +4 con una partita da recuperare. Considerando che il derby di ritorno si giocherà nella bolgia del Menti è sicuramente presto per parlare di fuga, anche l'esperienza e il blasone potrebbero giocare un ruolo importante. Infine focus sul raggruppamento meridionale e sugli incroci tra le grandi che potrebbero cambiare la storia del campionato. L'Avellino sarà ospite del Monopoli ed è il classico confronto aperto ad ogni tipo di pronostico; i lupi di Biancolino non vincono da un mese e hanno forse l'ultima chance per tenere viva la fiammella della rimonta ai danni di un Benevento che ospiterà l'Audace Cerignola. Prima contro seconda, in uno stadio che si preannuncia gremito e con tantissimi tifosi nel settore riservato agli ospiti. Se i giallorossi dovessero aggiudicarsi lo scontro diretto potremmo parlare di una fuga vera e propria, favorita anche dall'andamento lento di squadre come Catania, Trapani e Foggia che si annunciavano come protagoniste e che invece arrancano nelle retrovie.


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