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Crotone, e se la squadra aveva ragione? A Giugliano va diversamente. Ferraro, una settimana movimentata...e triste

di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre con un focus sui tre gironi, partendo dal raggruppamento A. Il Mantova vola in testa alla classifica dopo la vittoria in rimonta sul Novara e conferma di essere una squadra totalmente diversa da quella della passata stagione salvata solo dal ripescaggio. La società ha imparato dagli errori, ha saputo riconquistare il pubblico e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Segnale evidente che da una ricaduta può scaturire sempre una risalita. Per quanto riguarda il Padova, invece, non deve preoccupare più di tanto il terzo pareggio consecutivo. La squadra, ben allenata da Torrente, non è la corazzata di qualche tempo fa e sta comunque trovando continuità restando agganciata alle primissime posizioni. La sensazione è che i biancoscudati tenteranno fino alla fine di tornare in B dalla porta principale. Strada in salita per il Vicenza, laddove mister Diana si giocherà la permanenza proprio nel sentitissimo derby che si disputerà in un Menti da pelle d'oca e con una cornice di pubblico straordinaria. Per quanto riguarda il girone B, basta pensare che la Torres sia solo una meteora. Pareggiare a Perugia e vincere in quel modo a Pescara conferma che i sardi sono veramente forti, organizzati, bravi a volare sulle ali dell'entusiasmo e a restare umili al netto di un primo posto che autorizzerebbe a fare qualche volo pindarico. Davvero una bellissima favola. L'Ancona cambia guida tecnica e batte per 3-0 l'Arezzo, si rialza anche la Spal che, però, non brilla neppure in casa col Sestri Levante.
Nel girone C riflessione sugli allenatori. A Crotone sta facendo la differenza la scelta del gruppo di spingere per la riconferma di Zauli dopo l'iniziale esonero. Due vittorie di fila, sempre in rimonta, significano tanto per la formazione rossoblu, evidentemente capace di rialzarsi e di scuotersi dopo il ko clamoroso di Benevento. A Giugliano, invece, il ribaltone non ha prodotto granché. E' vero che giocare senza pubblico ha un suo peso, è vero che la nuova guida tecnica ha bisogno di tempo, ma si rischia di dilapidare quel patrimonio d'entusiasmo - oltre che tecnico - che l'anno scorso fece la differenza. A Catania Tabbiani si gioca tutto nei prossimi 90 minuti e, per l'eventuale sostituzione, si parla di un ritorno di Ferraro. Allenatore al centro delle polemiche per la scelta di andar via da Nocera due giorni dopo aver firmato e dato la parola. E' vero che nel calcio la parola del mattino non vale la sera e che siamo abituati a questi dietrofront, ma una piazza come quella rossonera merita rispetto e alcuni atteggiamenti non lasciano indifferenti gli addetti ai lavori. Chiudiamo con le campane, in particolare col Benevento. E' vero che i giallorossi non stanno vincendo con continuità, ma bisogna calarsi nella realtà della categoria e uno 0-0 sul campo del Foggia è comunque un risultato positivo. Alla lunga anche queste gare apparentemente scialbe possono permettere di acquisire sicurezza e restare nelle zone nobili della classifica.


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