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Beppe Bergomi stregato da una squadra e da una punta di Serie C. I 2 segreti del Picerno show

di Nicolò Schira

Un Campione del Mondo al Città di Gorgonzola a tifare Giana. Incredibile ma vero. Mica una meteora, bensì uno degli eroi principali del Mundial 1982 come Beppe Bergomi, per tutti lo Zio. Già ma cosa ci faceva l’ex capitano e bandiera dell’Inter a seguire Giana-Virtus Verona? Il motivo è semplice: suo cugino allena la formazione lombarda. Parliamo di Andrea Chiappella, uno degli allenatori più giovani della categoria con i suoi 36 anni. Dietro la scrivania il supporto di un decano della panchina come Cesare Albè a proteggerlo e indirizzarlo. Sul campo il classe 1987 sta strabiliando e appare destinato a folgorante carriera. Bergomi si racconta sia rimasto impressionato dal bomber biancazzurro Maguette Fall. Uno che dopo una lunga gavetta tra Eccellenza e Serie D è finalmente riuscito a sbarcare nel calcio professionistico, dove non ha perso la sana abitudine di buttarla dentro spesso e volentieri. In questi anni tra Casatese, Giussano e appunto Giana ha segnato in tutte le maniere, sopratutto in maniera spettacolare con acrobazie degne di un videogame o percussioni micidiali. Quando parte e si invola verso la porta, non lo prendi (quasi) più. Al suo primo anno nei prof il goleador senegalese è già arrivato a quota 6 reti, quando siamo soltanto a un terzo della stagione. A 29 anni vuole prendersi ancora tante belle soddisfazioni, anche perché fisicamente sembra un ragazzino. L’entusiasmo e la voglia di arrivare sempre più in alto sono superiori a quelli di avversari di 10 anni in meno. Il motivo è semplice. Fall ha fatto la gavetta, quella vera anche fuori dal rettangolo verde dove per anni ha svolto la professione di operaio per mantenersi. Il calcio è sempre stato per lui più una passione che un vero lavoro. Almeno fino al 2022: l’incontro con l’agente Andrea Modora (Key Scout) fa sbocciare un importante sodalizio professionale. Il procuratore bergamasco lo porta alla Giana. Un’intuizione vincente per renderlo comunitario, visto che per riuscirci avrebbe dovuto salire di categoria vincendo il campionato. Detto, fatto e alla sua maniera: 22 gol realizzati per diventare finalmente professionista. Sarebbe stato forse più facile e sicuramente remunerativo continuare a gravitare in Serie D con lo status di attaccante da 20 gol a stagione, ma la sua carriera non sarebbe mai potuta decollare. E allora a luglio dice no al doppio dello stipendio messo sul piatto dalle big di D per prolungare con la Giana e affacciarsi in Lega Pro. E adesso viene il bello. Il suo rendimento non sta affatto passando inosservato. Fall, infatti, è in scadenza a giugno e qualche club sta già iniziando a tenerlo d’occhio. Anche all’estero, dove è molto attivo Fabio Firmani, il capo dell’agenzia che lo rappresenta. La Giana guarda ai Playoff sospinta da un tifoso speciale come lo Zio Bergomi e due protagonisti destinati a far parlare di loro nel prossimo futuro. Chiappella e Fall. Teneteli d’occhio…

Mettetevi comodi sta per incominciare lo show. Parafrasiamo Fabri Fibra per porre l’attenzione su una squadra che sta letteralmente regalando spettacolo. È il Picerno quarto in classifica nel Girone C. La formazione della Basilicata non è più una sorpresa, ma ormai una solida e splendida realtà della terza serie. Merito del grande lavoro dietro la scrivania del direttore generale Vincenzo Greco. Uno che si è fatto le ossa in questi anni tra Fidelis Andria, Lumezzane e Reggina e in rossoblù non ha sbagliato una mossa nelle ultime stagioni. I Playoff da sogno sono diventati una piacevole abitudine. Coraggio e idee che permettono a una piccola realtà come il Picerno di duellare alla pari contro le corazzate del girone meridionale. Mica poco, anzi tanta roba. La conoscenza dei giocatori permette di prendere elementi scartati altrove, ma che si rivelano micidiali. Spiegateci come è possibile non prendere un attaccante come Jacopo Murano dopo che l’Avellino gli aveva concesso la risoluzione. Avrebbe fatto le fortune di moltissimi club di questa categoria, ora se lo gode il Picerno. A suon di gol. In panchina poi occhio a un tecnico preparato e dalle idee brillanti come Emilio Longo, tornato in auge dopo qualche anno nei Dilettanti. Sembrava essersi perso ed invece Greco l’ha rilanciato: tanti dei meriti dell’annata splendida della formazione della provincia di Potenza passano anche dai suoi dettami tattici. Un po’ Silvio Baldini per la dialettica e il rapporto franco coi propri calciatori, un po’ Marco Giampaolo per la grande preparazione di base. Non a caso ha scritto pure un libro sul sistema difensivo, diventato un bel successo editoriale, con un’app presentata nella tesi a Coverciano dove si è diplomato con 110 e lode. Preparazione e competenza: col binomio Greco-Longo a Picerno non è vietato sognare in grande…