Bentornato campionato! Caos a Cosenza, gli ultras disertano: cosa farà mister Buscè? A Salerno i soliti ritardi
Dopo tante chiacchiere e problematiche, la palla passa finalmente al rettangolo verde e gli anticipi del venerdì ci hanno permesso di goderci lo spettacolo del calcio senza pensare - almeno per 90 minuti - a penalizzazioni, contestazioni, stipendi non pagati e dimissioni. Ad aprire le danze è stato il girone B, con alcune partite che hanno regalato già risultati piuttosto sorprendenti a partire dallo 0-0 del Perugia sul neopromosso Guidonia allenato da un tecnico emergente come Ciro Ginestra che è profondo conoscitore di calcio e che, chissà, potrà essere la rivelazione della stagione. Ed è proprio al Curi che ha fatto il proprio esordio quel "var a chiamata" che sta dividendo addetti ai lavori e appassionati. C'è chi dice che sia comunque un'occasione per placare le polemiche e concedere alle società il diritto di "difendersi" se ritengono di aver subito un torto, c'è chi invece sottolinea come ci sia ancora qualcosa da rivedere nel protocollo e che i tempi rischino di essere lunghe anche a causa dell'assenza di un numero di telecamere sufficienti per fare chiarezza su tutti gli episodi. Considerando, però, che in C pochissime delle 60 società partecipanti potrebbero permettersi investimenti per il VAR vero e proprio, è necessario anche accontentarsi sperando che gli arbitri possano essere tutti all'altezza della situazione e risolvere i problemi alla radice. Tornando ai risultati, vittorie di misura per Sambenedettese (contro il Bra, bella l'accoglienza dei locali ai dieci tifosi ospiti, una sorta di terzo tempo che riconcilia con i veri valori dello sport) e Arezzo, con gli amaranto che sembrano candidati autorevoli al salto di categoria anche in virtù delle problematiche di una Ternana caduta sul campo del neopromosso Livorno. Al Picchi momento da brividi quando una bandiera come Cristiano Lucarelli, tifosissimo, ha fatto un giro di campo in compagnia di quel Protti che sta giocando la partita più importante e che proverà a dare un calcio alla malattia col sostegno di milioni e milioni di appassionati che sono idealmente al suo fianco. E provateci ancora a dire che è soltanto un pallone che rotola in una rete. 1-1 tra Pianese e Vis Pesaro, con la squadra di Stellone che ha ancora bisogno di un paio di tasselli d'esperienza se vorrà bissare l'ottimo campionato scorso. Nelle prossime 72 ore in campo tutte le altre squadre. Nel girone A ci aspettiamo un monologo del Vicenza. Il Cittadella non si è rinforzato granché, l'Union Brescia si sta muovendo bene ma rischia di pagare comunque lo scotto di un'estate turbolenta, tutte le altre non hanno nè blasone, nè organici per impensierire chi, dopo anni di investimenti, ha l'obbligo di vincere a mani basse. Del raggruppamento B abbiamo detto: l'Ascoli dovrà fare ancora qualcosa sul mercato e ci incuriosisce il Livorno di Formisano, ma il livello sembra leggermente più basso rispetto alla passata stagione.
Nel girone C il Catania - che giocherà la prima in casa dinanzi a 13mila spettatori, numeri da A - farà la voce grossa ed ha una formazione che potenzialmente potrebbe lottare anche in B per salvarsi, occhio al Benevento che è stato costruito con raziocinio e competenza, aggiungendo tasselli di categoria e il tandem Scognamillo-Maita che alza - e di tanto - il livello. A Crotone la garanzia è mister Longo e se Tumminello troverà la forma migliore potrà formare con Maggio una coppia complementare e temibile per tutti. A Salerno, nonostante la doppia retrocessione di fila, in prelazione ben 4000 persone hanno rinnovato l'abbonamento ed è un dato di cui una società che va al risparmio dovrà tenere conto. Aver basato ancora una volta le entrate sulle uscite è un qualcosa di inaccettabile per chi prospettava Cavani, Europa e centri sportivi, la verità è che si arriverà alla prima di campionato senza 4-5 titolari di livello assoluto. E i volantini ironici in città e in provincia contro la triade Iervolino-Milan-Pagano testimoniano uno strappo insanabile. Per fortuna dei granata l'ostacolo Siracusa non sembra insormontabile, visto che la squadra di Turati è quella maggiormente in ritardo sul mercato. Stesso discorso per il Cosenza, con Buscè che ha lanciato un campanello d'allarme chiedendo chiarezza, rapidità e interventi mirati in ogni reparto. Gli ultras hanno deciso di lasciare vuoto lo stadio per le gare interne ed è fattore che peserà, ci chiediamo però il mister quali rassicurazioni abbia chiesto quando ha deciso di firmare. A Rimini e Trieste è tutto un punto interrogativo, ma l'arrivo di un ds serio e professionale come Michele Franco potrebbe dare un minimo di respiro gli alabardati dopo un'estate trascorsa tra ritiri rinviati e proteste della gente. Rinnoviamo un appello che sa più di speranza: evitiamo un altro caos Taranto-Turris. Gli errori del passato devono pur aver insegnato qualcosa e il pubblico deve pagare il biglietto sapendo che tutti i presidenti rispettano le scadenze allo stesso modo e che nessuna aula di tribunale potrà togliere quanto guadagnato sul campo.