Arrivano i botti di Natale nel Girone C. Novara, il Postino bussa sempre due volte
Innanzitutto tanti cari auguri di Buon Natale a tutti voi che ci accompagnate e supportate quotidianamente da ormai 15 anni. Da quando TuttoC si chiamava ancora TuttoLegaPro. Siete sempre più numerosi e di questo non possiamo far altro che essere contenti ed orgogliosi. Anche perché buona parte delle firme di questa testata sono le stesse da tre lustri, a testimonianza di un’affidabilità che fa rima con puntualità. Detto questo, diamo uno sguardo a ciò che si staglia all’orizzonte.
Aspettiamoci fuoco e fiamme sul mercato, soprattutto nel Girone C dove ad ambire alla promozione ci sono almeno quattro squadre diverse. Ecco perché la finestra invernale che scatterà il prossimo 2 gennaio può risultare decisiva nella corsa alla B. Lo sanno bene due vecchie volpi come Ivano Pastore e Daniele Faggiano, che infatti sono già in azione per calare il primo asso sul tavolo promozione e tentare così di sbaragliare i competitor. Il Catania ha in pugno l’attaccante esterno Giovanni Bruzzaniti, autore di 9 gol e 7 assist finora con la maglia del Pineto. Tanta roba, è proprio il caso di dirlo. Ecco perché il ds degli abruzzesi Marcello Di Giuseppe già pregusta l’ennesima plusvalenza capolavoro della sua carriera: il classe 2000, infatti, volerà nella città rossazzurra per una cifra tra i 400 e i 500 mila euro. Un affarone. Se Catania chiama, Salerno risponde. I granata sono all’assalto di bomber Facundo Lescano, che in B scalda la panchina ad Avellino ma al piano di sotto resta uno che sposta gli equilibri come pochi. L’anno scorso il suo passaggio in biancoverde nella sessione di gennaio diede ai Lupi lo slancio definitivo per prendersi la B. Chissà che non possa succedere la stessa cosa coi granata. Motivo per cui Faggiano sta accelerando per bruciare la folta concorrenza creatasi sull’ex Trapani. Mettevi comodi perché sotto l’albero i vari allenatori sono pronti a scartare tanti altri regali per cercare di arrivare alla conquista dei rispettivi obiettivi.
Quando giocava in Argentina lo chiamavano El Cartero per il suo passato da postino. E chissà che alla Massimo Troisi non possa bussare due volte alla porta del Novara. Una squadra per lui davvero speciale. Fidatevi: non è retorica. Lo dice la storia, visto che coi suoi gol trascinò il club fino alla Serie A. Adesso potrebbe toccare a Pablo Gonzalez, attuale tecnico della Primavera Azzurra, ereditare la panchina lasciata vacante da Andrea Zanchetta, esonerato proprio all’anti-vigilia di Natale. Epilogo inevitabilmente per l’ex allenatore della Primavera dell’Inter che era arrivato nella città piemontese accompagnato da grandi aspettative non mantenute. Poco gioco e troppi pareggi che man mano sono diventate sconfitte, provocando l’inevitabile avvicendamento al timone degli azzurri. Fatale il tracollo interno contro l’Ospitaletto che ha fatto calare il sipario su un girone d’andata da 4 in pagella. Il nome di Aimo Diana al momento appare più un sogno che un’opzione reale: difficile per chi ha sempre lottato per la promozione negli ultimi anni come il trainer bresciano ripartire da un club in zona Playout, seppur la famiglia Boveri disponga di risorse economiche importanti e nutra ambizioni significative. Servono però anche le idee oltre ai denari che evidentemente sono stati spesi male. D’altronde l’errore è stato a monte in estate, quando sono stati confermati troppi giocatori reduci da un campionato anonimo con l’ambizione di lottare per i quartieri alti. Adesso serve un’impresa per evitare di sprofondare negli abissi della zona retrocessione. Ecco perché un postino-amico potrebbe essere l’uomo giusto per imbucare il Novara alla salvezza.