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Caio De Cenco ❤ Clara Sampaio

di Claudia Marrone

Caio De Cenco, attaccante classe 1989, fresco di ritorno a Pontedera, dove è approdato dal Padova. Un viaggio, quello nell'Italia del calcio, che il brasiliano sta ormai compiendo da diversi anni, anche se gli ultimi hanno avuto tutti un sapore speciale, perché con lui c'è la bella Clara Sampaio. Stregata non solo da colui che sarebbe poi diventato suo marito, ma anche dal Bel Paese. Ed è proprio lei che ai lettori di TuttoC.com racconta la loro storia d’amore.

Clara, facciamo un salto alle origini! Come, dove e quando vi siate conosciti tu e Caio?  
"Eravamo a una festa a San Paolo, io con le mie amiche e lui  con suo cugino. A un certo punto stavo per andare via e lui è venuto da me per parlare, poi mi ha chiesto il numero per poter conoscersi meglio. Ho deciso di darglielo, e qualche giorno dopo siamo usciti a cena insieme... da allora non ci siamo più lasciati".

Ed è arrivato anche il matrimonio: ti ha fatto lui la proposta?
"Si, è stato tutto molto veloce. Dopo un anno che ci siamo conosciuti mi sono trovata già a vivere in Italia con lui, non volevamo rimanere distanti. Poi è stato li che abbiamo deciso di fare questo grande passo, quindi direi che la proposta l’abbiamo fatta entrambi! (ride, dnr) Anche se poi è arrivata la cosiddetta sorpresa, una normale sera a casa su divano Caio ha fatto la proposta con l’anello, anche se avevamo già iniziato a portare avanti i documenti".

Giusto quindi celebrare il matrimonio in Italia!
"Si, siamo molto all'Italia, alla fine è dove Caio ha costruito la carriera. Ma oltre alla questione del calcio, a noi piace molto lo stile di vita italiano. Poi entrambi abbiamo origini di famiglia italiane, e tutti e due del Veneto".

E' vero che per amore si fa tutto, ma è stato per te difficile lasciare il Brasile?
"Cambiare paese è stata un’importante cambiamento di vita, ma dire che lasciare il Brasile è stato difficile... si e no. Si perché ho dovuto lasciare il lavoro, gli amici, la famiglia, e no perché ho sempre avuto la certezza di voler stare con Caio".

Come vivi, invece, gli spostamenti in giro per l'Italia di tuo marito?
"Dopo che ho deciso di lasciare il Brasile, girare l’Italia non è mai difficile. Poi sono partita già preparata a tutto questo. In realtà mi sento privilegiata per poter conosce l’Italia da nord a sud in questa maniera".

Credi che il suo lavoro abbia influenzato la vostra vita di coppia?
"Sicuramente si, la nostra routine è basata sul lavoro di Caio".

Ma a te il calcio piace???
"La verità è che il calcio non l'ho mai seguito, non tifo neanche una squadra in Brasile, ho solo visto qualche gara dei Mondiali giocati al mio paese perché in quel periodo è come se fosse carnevale ed è un modo per ritrovare gli amici, tifare e fare festa assieme. Ma adesso tutto è cambiato, mi sono interessata di più al calcio per capire meglio il mondo di mio marito, e ora sempre vado allo stadio. Pensa che mi innervosisco durante la partita, grido, prego, come una vera tifosa (ridiamo, ndr)".

Quale credi sia stato il momento piu bello della sua carriera?
"Credo che il momento più bello della sua carriera sia stato dopo che ci siamo conosciuti: modestia a parte, credo di averlo aiutato a fare tanti gol e a concentrarsi nel suo lavoro. Dico questo perché dopo alcuni mesi ha raccolto il risultato del suo lavoro ben fatto... è andato in serie B".

Il minimo che potesse fare Caio, dunque, era dedicarti almeno una rete...
"Sì, mi ha dedicato tantissimi gol. Il primo è stato una sorpresa: ero ancora in Brasile e guardavo la partita sul computer, e dopo aver fatto gol lui ha fatto la “C” con la mano, ma dato che non mi aspettavo non ero sicura che significasse quello che stavo pensando... dopo mi ha inviato la foto con la “C” in mano e mi ha confermato che il gol era dedicato a me. Ormai quel segno è la sua dedica".

Quale è invece il regalo più bello che ti ha fatto?
"A Caio piace tantissimo fare regali, da fiori a gioielli. Gli piace la sensazione di sorprendere e fa regali anche se non c’è un motivo speciale, solo per dire “mi sono ricordato di te”. Quindi è difficile sceglierne uno. Ma, a parte i regali materiali, se potessi chiamare un momento "regalo", sceglierei il Natale in cui venne in Brasile dalla mia famiglia senza ancora conoscere nessuno; poi il Natale successivo, quando abbiamo fatto un viaggio con miei cugini e amici a Bahia per festeggiare Capodanno. Così ha conosciuto le persone che amo di più, e quindi ha conosciuto meglio me".

Ma... quali sono i suoi pregi e i suoi difetti come uomo???
"Allora, iniziamo con i pregi! (ride, ndr) Caio è una persona molto solare, è sempre buon umore, è quello che si sveglia cantando e ballando e ti fa ridere tutta la giornata: è davvero piacevole e divertente stare accanto a lui. È sicuro di se stesso, non è geloso, sa quello che vuole, non lascia nulla a dopo. Ma ora smettiamo di fare pubblicità e parliamo del lato negativo... (ride di nuovo, ndr) E' testardo, se si mette un'idea in testa nessuno gliela fa cambiare perché è anche molto orgoglioso. È molto raro riconosca un errore, è ansioso e agisce spesso d'impulso".

C'è qualcosa in particolare che vuoi dirgli attraverso questa intervista?
"Voglio solo dirgli che nulla mi rende più felice dello stare al suo fianco".


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