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Top & Flop di Turris-Foggia

di Riccardo Quarti
Costa, Top Foggia

Sarà la volta buona? Il Foggia  vince a Torre del Greco al termine di una partita tesissima contro la Turris, all'interno della quale gli uomini di Gallo hanno saputo soffrire, sfruttando gli episodi a proprio favore. Secondo risultato utile di fila e chissà che questo non sia il momento giusto per iniziare ad inanellare una striscia positiva piuttosto duratura e di svolta.

Una partita equilibrata complessivamente, così come era iniziata, con entrambe le squadre propositive ma mai in grado di trovare il piglio giusto per rendersi pericolose all'effettivo. Al 18', al termine di uno stop del gioco causato da diversi lanci di petardi in campo da parte delle due curve, gli ospiti vanno vicino al vantaggio con Ogunseye che non ci arriva di un soffio sull'ottima palla messa al centro da Costa. La Turris però è ben presente nel gioco e sta sul pezzo, come dimostrato al 32', quando dal corner battuto dalla destra da Vitiello, Maniero intuisce di testa con palla che sbatte sulla traversa. Niente però ancora si sblocca. Ma in un finale di primo tempo in cui il Foggia cresce man mano, i rossoneri riescono a siglare in pieno recupero la rete del vantaggio: tocco perfetto di Odjer dalla trequarti destra per Garattoni, che si coordina effettuando un gran destro in diagonale, imbucando in rete.

La Turris nella ripresa entra in campo piena di carattere inaugurando il secondo tempo tramite la traversa colpita da Boccia, su tiro di prima intenzione dal limite, al termine di un azione piuttosto concitata. Il Foggia è sottopressione, ed all'8' è raggiunto: cross di Haoudi dalla sinistra, verso il centro dell'area, dal quale sbuca Maniero che si gira con la testa riuscendo ad incornare in rete. Lo stesso Maniero al 18' , servito da Santaniello, rischia di far esplodere il "Liguori", ma il suo sinistro sfiora solo il secondo palo. Gallo intuisce l'allarme, effettuando tre cambi in un colpo solo, per cercare di dare freschezza ai suoi: dentro Di Noia, D'Ursi e Petermann. Gli effetti positivi sono immediati, poichè il Foggia riprende subito a dare animo alla propria azione, e al 26'... Costa crossa dalla sinistra sul secondo palo, sul quale arriva Ogunseye che intercetta di testa colpendo clamorosamente il palo, poi palla che finisce su Schenetti, che tocca per Di Noia, il quale si rivela lesto nello spizzare in rete. Foggia che si rivela maturo nella lucidità con cui gestisce il finale di gara, piuttosto concitato e vivo (espulso uno dei componenti dello staff Turris e poi Contessa, che lancia il pallone sui piedi del direttore di gara), ma nel quale gli uomini di "Gallo" rischiano gran poco, se non un colpo di testa, finito sul fondo, del solito Maniero.

Sul pezzo sino alla fine i "Satanelli", che al fischio finale festeggiano un successo sofferto e di carattere: ciò vale il raggiungimento della momentanea zona playoff, ma anche quel segnale di continuità e di carattere che la squadra pugliese doveva, per forza di cose, dare. Per la Turris è notte fonda, nonostante la prestazione non sia stata da buttare, dovendo fare i conti con la piena zona playout, e le proteste da parte dei tifosi, stanchi di questa situazione: scontri curva tra la tifoseria ed alcuni giocatori come Di Nunzio, Giannone, oggi assenti, ed in un secondo momento pure con il presidente Colantonio. Una situazione che forse fa da specchio alla confusione presente nella società campana. 

TOP

Costa (Foggia). L'esterno è instancabile. Incredibile il suo lavoro di sacrificio offerto ogni qual volta sulla fascia sinistra. Per novanta minuti il giocatore rossonero ha lottato su ogni pallone, creando come sempre diverse soluzioni importanti per il reparto d'attacco. Una su tutte è il cross offerto dalla sinistra al 71', da cui poi ne è scaturito l'1-2. Di Costa ogni volta stupisce l'atteggiamento, quell'esserci sempre, che fa anche da spinta alla propria squadra. L'esperienza mostrata dal 27enne di Noventa Vicentina si sta rivelando decisiva all'interno del Foggia, e potrebbe essere una delle tante chiavi di volta per la costante risalita tanto desiderata dal club pugliese. CHE SACRIFICIO

Maniero (Turris). La sua squadra vive una fase da incubo, una confusione totale al proprio interno; l'attaccante però, è uno dei pochi a cercare di tenere in piedi i suoi, e lo fa tramite il campo. Al di là del gol che ha riportato il momentaneo equilibrio, l'esperto attaccante napoletano riesce sempre in qualche modo a trascinare la Turris, sfiorando addirittura il vantaggio attraverso le sue grandi doti offensive. Ora è chiamato anche lui ad andare di esperienza gestendo nel modo migliore lo spogliatoio, che mai come ora deve restare unito, perchè così proprio non va. C'È SEMPRE

FLOP

Situazione confusionaria (Turris). Un altra sconfitta per la società campana. L'ennesimo passo indietro. La prestazione odierna non è stata malvagia, anzi in un certo momento la Turris ha rischiato di passare avanti, ma anche in questa occasione è mancato quel qualcosa in più, chiesto da tempo dal tecnico Di Michele. Dopo aver subito il secondo gol i "Corallini" si sono totalmente spenti, mancando di reazione. Il carattere durante la partita deve essere costante, non dalla durata di pochi minuti, soprattutto in un campionato con partite serrate come è la Serie C. Oltre a ciò, a questo gruppo serve ordine poichè anche oggi l'ambiente è parso tutt'altro che sereno. SERVE ORDINE

La fase "spenta" del Foggia. Va bene la vittoria ma certamente non è stato tutto rosa e fiori anche oggi. I "Satanelli" hanno rischiato molto nella prima parte della ripresa, subendo il pareggio e rischiando addirttura di andare sotto, in un momento di gara nel quale i pugliesi erano piuttosto in affanno. Poi le sostituzioni di Gallo ha ridato animo ai rossoneri, che così si sono riportati in vantaggio. Non da sottovalutare però quel momento, perchè se il Foggia vorrà allungare continuamente questa striscia positiva iniziata, nuovi momenti "spenti" così duraturi potrebbero causare risultati difficili da rimediare, come vistosi nel recente passato. Serve equilibrio e costanza per novanta minuti. ASPETTO DA NON SOTTOVALUTARE.


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