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Top & Flop di Catania-Messina

di Valentino Bonetti
Di Carmine (TOP Catania)

Grazie ad un calcio di rigore trasformato da Samuel Di Carmine al 25' il Catania fa suo il derby contro il Messina giocato alle 20,45 allo stadio “Massimino” di fronte a circa ventimila spettatori e si riporta fuori dalla zona playout con 42 punti, due in meno degli avversari di questa sera.

Per quanto riguarda le formazioni, ci sono un paio di novità nei padroni di casa rispetto alle previsioni della vigilia, infatti, giocano Kontek e Bouah invece di Celli e Rapisarda, entrambi in panchina. Nel Messina, invece, va in panchina l'ex rossoazzurro Emmausso, dato che Modica, almeno inizialmente, gli preferisce Ragusa.

Prima occasione per il Catania al 10', ma Fumagalli salva di piede sulla girata mancina da centro area di Di Carmine. Passa un minuto e Fumagalli si ripete deviando in corner la punizione di Cicerelli. Al 25' Di Carmine spiazza Fumagalli dagli undici metri dopo che il Catania si era visto assegnare il calcio di rigore per un tocco di mano di Dumbravano sugli sviluppi ci un corner calciato da destra da Peralta (grandi proteste da parte dei giocatori del Messina). Al 38' si rendono pericolosi gli ospiti con Zunno ma Bouah salva per ben due volte sulla linea, sul proseguo dell'azione è Frisenna a vedersi murare la conclusione.

La ripresa si apre con un cambio nel Messina: fuori Plescia, dentro l'ex Catania Emmausso. La prima occasione della ripresa arriva al 50' per i padroni di casa: Di Carmine tocca all'indietro per Castellini, cross mancino per la testa di Cianci e palla che si stampa sul palo, anche toccata leggermente da Fumagalli. Al 64' Ragusa sguscia via tra due avversari, scambia con un compagno e conclude dal limite dell'area di rigore. Palla fuori di poco.

Ecco top e flop della gara appena conclusa:

TOP:

Samuel Di Carmine (Catania): trasforma un rigore pesante, perché un derby è sempre un derby, ma soprattutto perché vincere stasera significava ritrovare un po' di serenità in campionato dopo le gioie di coppa. Oltre al rigore trasformato, gioca con la consueta generosità. IMPRESCINDIBILE

Ermanno Fumagalli (Messina): 42 anni e non sentirli per il portierone giallorosso, che para tutto il possibile e si arrende soltanto ad un glaciale Di Carmine. Ad inizio riprese sembra in procinto di dover lasciare la contesa, ma stringe i denti ed in pieno recupero lo vediamo anche tentare fortuna in avanti per raddrizzare il match. HIGHLANDER

FLOP:

Nessuno nel Catania: gara attenta dall'inizio alla fine, soprattutto in fase difensiva, per la squadra di Zeoli contro un avversario ostico e di qualità come il Messina. RITROVATI

Vincenzo Plescia (Messina): primo tempo anonimo per l'attaccante classe 1998 e così Modica decide di lasciarlo negli spogliatoi per inserire l'ex Catania Emmausso, decisivo nella gara di andata. IN OMBRA


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