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Tomei: "Picerno non è patata bollente, ma possibilità di proseguire percorso"

di Valeria Debbia

Francesco Tomei si è presentato quale nuovo tecnico del Picerno: "Con quale spirito affronto questa avventura? In primis volevo ringraziare la proprietà e i direttori che mi hanno individuato come prosecuzione di un percorso. Per quanto riguarda la domanda che mi è stata posta: io penso di essere una persona fortunata perché vengo a lavorare in un posto dove c'è una cultura molto professionale e umana, nel nostro lavoro è molto importante. Io stimo molto mister Longo e mi piace ciò che ha fatto negli anni: eredito dei giocatori che hanno una cultura calcistica che si sposa col mio pensiero. Le cose vanno viste da diverse prospettive: potrebbe essere una patata bollente, ma io la vedo come una grande possibilità di proseguire un percorso. Mi auguro di ripagare la fiducia che hanno riposto in me, attraverso il lavoro e dando un senso di appartenenza importante. Faremo di tutto per poter proseguire il lavoro degli anni precedenti".

"L'appartenenza per me è fondamentale: io ho avuto la fortuna di lavorare a Sassuolo cinque anni, quando sono arrivato era una piccolissima realtà ma con un aspetto umano importante tramandato da Squinzi".

"A me piace che la mia squadra si diverta e questo non vuol dire essere leggeri, ma devono andare con gioia in mezzo al campo e trasmetterlo, senza perdere di vista l'obiettivo che è prevalere e vincere. A me piace essere un allenatore che dà una proposta di gioco, cercando di dominare e far male agli avversari senza speculare, ma dando entusiasmo".


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