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Taranto, Capuano: "Neanche l'arbitro sa cosa ha fischiato nell'episodio al 94'"

di Valeria Debbia
Ezio Capuano
Ezio Capuano

Terzo risultato utile di fila per il Taranto, ma dopo le due vittorie di Potenza e col Monopoli, i rossoblù devono accontentarsi di un pareggio a reti bianche al 'Partenio-Lombardi' di Avellino. In sala stampa è quindi intervenuto mister Ezio Capuano: "Abbiamo fatto una buona gara, come l'avevamo preparata, andando a coprire tutti gli spazi. Abbiamo concesso una palla gol alla fine del primo tempo, ma abbiamo avuto noi l'occasione più limpida con Antonini e il salvataggio sulla linea. Abbiamo giocato contro una grande squadra, ma resta il rammarico dell'episodio al 94': neanche l'arbitro sa cosa ha fischiato quando Fabbro era in porta. È un episodio dove l'arbitro non sa neppure lui cosa ha fatto. Ma mi reputo altamente soddisfatto. Se avesse fischiato troppo tardi su una trattenuta o un altro tipo di fallo allora sarebbe un errore clamoroso e se fosse così sarebbe da non farlo arbitrare per due mesi. O fischi prima o non dopo 30 secondi quando abbiamo quasi fatto gol".

"Io non porto rancore per Avellino, è uno dei miei ricordi più belli. All'entrata al Partenio ho avuto un momento di commozione. Alla fine non ho esultato ma sono corso negli spogliatoi. Difficilmente dimenticherò Avellino e ringrazio per gli applausi della gente in tribuna. È normale però che sono contentissimo per la mia squadra. Il Taranto sta dimostrando di essere una squadra molto difficile da affrontare".


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