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Pres Palermo: "Non chiuderemo dopo il 30 giugno, ci sarà continuità"

di Dario Lo Cascio

Dario Mirri, presidente del Palermo, intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport, ha fatto il punto in casa rosanero: "Siamo a un terzo del campionato, è presto per tirare le somme, la squadra sta facendo il meglio possibile, se sarà sufficiente lo vedremo. La mia sensazione è che in C vince chi fa meno errori e chi ne sa approfittare. E gli errori li fanno tutti, presidenti, allenatori, giocatori e arbitri. Riferimenti specifici? Con l'Avellino abbiamo subito un rigore ingiusto, domenica la Vibonese aveva pareggiato col Bari con un gol che appariva regolare, ma pensiamo a noi stessi".

Sul club: "Diciamolo chiaro, anche dopo il 30 giugno il Palermo non chiuderà in nessun caso. Ci sarà continuità aziendale e a quella data la società non avrà un euro di debito. La trattativa è delegata a seguirla un advisor finanziario di grande livello come Lazard. L'interlocutore più interessato è un fondo di soggetti non italiani, non ha esperienza ne calcio e vede nel Palermo un'opportunità di investimento fra 3 e 5 anni. Potrei restare? Sì, anche in posizione di minoranza, il modello è quello del Pisa"

"La richiesta di Di Piazza? Incide, certo, stiamo tutti aspettando la decisione del tribunale di Catania. Più che ottimista o pessimista, sono determinato a cercare una soluzione, ovvero trovare un partner forte al Palermo".