Picerno, il diktat di Longo: "Le parole andranno tramutate in fatti"
Emilio Longo si è presentato quest'oggi quale nuovo allenatore del Picerno: "La mia scadenza del contratto con la Folgore Caratese scadeva al 30 giugno, ma mi ha dato il permesso di esser qui oggi. Ringrazio il presidente Criscitiello per questo: se sono qui lo devo anche a lui. Ringrazio anche il presidente Curcio che mi dà questa possibilità, ma soprattutto con il dg Greco: ho avuto un colloquio con lui, mi sono speso tanto, ma le parole vanno tramutate in fatti. Dovrò dare identità a ciò che ci siamo detti. Le sensazioni? Conosco l'accoglienza di questa zona, il ritorno in Lucania mi riporta alle origini: qui c'è aria di casa. I miei genitori mi hanno dato dei valori lavorando in campagna: possiamo unire la voglia di essere umili con l'ambizione di fare qualcosa di importante. Mi auguro che a fine campionato l'orgoglio con cui sono stato presentato sia ancora più esplosivo perché significherà che avrò tramutato il tutto in fatti".
"Se ho fatto richieste per la rosa? Concertandoci con il direttore dobbiamo partire dalla base della rosa dell'anno scorso, portandoli anche a sistemarsi in campo in modo diverso, ma ripartendo dalla solidità dell'anno scorso. Ho rivisto le partite dell'anno scorso, sono a quota 15 e conto di finirle a breve. Non farò richieste particolari, perché tutti diventano miei giocatori in un mese. Rispetto alla sistemazione in campo può schierarsi col 4-3-3. I numeri hanno motivo di esistere perché tutti siamo attaccati ad una filosofia che dipende dalla dislocazione in campo. Questa società ha fatto un percorso bello servendosi di vari autisti, ora sale un nuovo autista. Spero di fare qualche chilometro in più o almeno gli stessi chilometri. Ma sarà il direttore a tracciare gli obiettivi".
"Reginaldo e Gerardi? Tutto è possibile quando c'è disponibilità. Ho visto Reginaldo giocare con Palo e fare chilometri più dei giovani. Io non forzerò mai nulla. La mia disponibilità è disporli in modo che rendano al meglio. Potrei anche lavorare in modo diverso. Si parte con una idea, ma non sarò un talebano: dovrà diventare la nostra idea, non la mia".
"La squadra parte da un ottimo punto di partenza: la solidità, il pragmatismo devono rimanere. E' importante consolidarsi. La cosa più importante è azzerare quanto fatto: purtroppo una buona annata precedente non ci fa partire a +3, ma si riparte da zero. Bisogna azzerare quanto fatto, tenendo quanto di buono fatto".
"Il direttore Greco mi ha permesso di costruire il migliore staff da quando alleno".