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Ds Catania: "Brutto periodo, calati tutti. Ma dobbiam fare torneo importante"

di Valeria Debbia
stiamo passando un brutto peri

Prosegue il momento no del Catania che non vince da quattro giornate, anche se nel frangente sono giunti tre pareggi, l'ultimo nel derby contro il Messina. In sala stampa è quindi intervenuto il direttore sportivo rossazzurro Daniele Faggiano, come raccolto dai colleghi di tuttocalciocatania: “Non sono contento, come non è contento nessuno nello spogliatoio. Dal presidente ai giocatori nessuno di noi è soddisfatto. La cosa che mi dispiace è che abbiamo fatto troppo bene con altre squadre e abbiamo perso invece sette punti nelle ultime partite. La squadra oggi, a livello di impegno, non posso criticarla. Non voglio portare l’acqua al mulino della squadra. Sto dando tutto a questa causa, devono farlo tutti. Non mi è piaciuta la prestazione con il Latina, già nel pre-gara di quella partita ero preoccupato. Secondo me bisogna gestire meglio i momenti”.

“A Foggia è stato surreale, esprimo il mio cordoglio nel frattempo per le famiglie che hanno perso i loro cari in quell’incidente. Con la Turris potevamo fare di più. L’espulsione di Guglielmotti un po’ così… Io sono il primo che si arrabbia con gli arbitri, ma loro sono dei professionisti e non li biasimo. Oggi mi ha dato fastidio, però, la perdita di tempo che ho visto già ad inizio di secondo tempo. Mi aspetto una reazione della squadra. Vorrei di più, stiamo passando un brutto periodo in cui siamo calati tutti. Abbiamo comunque visto maggiore determinazione, è mancato il gol”.

“Stiamo entrando in un mezzo tunnel, non si guarda la categoria, vieni a Catania e non possiamo fare un campionato dignitoso: dobbiamo fare un torneo importante. In Serie C sale soltanto la prima classificata. Dobbiamo riflettere, dopo il Latina volevo portare la squadra a vivere un momento tutti insieme, ma non abbiamo avuto il tempo. Stiamo lavorando tanto. Dobbiamo lavorare molto anche sulla testa. Ho detto ai ragazzi che il campionato è lungo, non ci dobbiamo arrendere. Grella sta soffrendo più di me. Ora voglio dare il 250%”.