Crotone, Longo: "Sempre sentito parte integrante progetto, percepito stima"
Dopo essere stato blindato dal presidente Vrenna anche nei momenti più bui passati dal Crotone, mister Emilio Longo lo ha confermato anche ieri in conferenza stampa: "Non c’è stato un solo momento in cui mi sia sentito di non essere nella possibilità di essere parte integrante del progetto. Quello che dice il presidente – ha rimarcato Longo, come riportato dai colleghi di calciocrotone – è assolutamente vero. L’ho ritrovato al mio fianco dopo tre minuti che era finita la partita con l’Avellino, giusto il tempo che lui scendesse dalla tribuna: è stata la prima persona che è venuta ad abbracciarmi in panchina. Un gesto che gli riconoscerò sempre, che porterò con me".
"Ho sempre percepito fiducia e stima, non è mai cambiato il modo in cui venissi salutato al campo, dall’addetto al magazzino a tutta la struttura all’interno del Centro sportivo. Nonostante il periodo di difficoltà – ha ricordato l’allenatore rossoblù -, non ho mai notato una espressione del viso diversa da quella che avevo sempre visto. Il tutto è frutto della sensibilità e dell’umanità che ho trovato. E questa credo sia stata messa la base sulla quale abbiamo costruito la crescita del Crotone".
"Dico di più: chiunque sarebbe venuto dopo di me, avrebbe fatto gli stessi risultati prendendosi tutti i benefici del buon lavoro che era stato fatto. E magari, come spesso accade nel calcio, si sarebbe detto: “abbiamo fatto bene a cambiare”. Invece noi ci siamo stretti attorno alla forza di credere in quello che si stava facendo giornalmente, e io, ripeto, questa forza l’ho sentita sempre dandomi, ovviamente, più responsabilità".
"È straordinario – ha aggiunto Longo – avere un presidente e la direzione generale al proprio fianco dopo una sconfitta pesante, senza che mai si fosse parlato per un solo attimo della possibilità di poter cambiare l’atteggiamento tecnico-tattico. Una delle parole che ho sentito spesso dal mio presidente è stata “fai quello che vuoi, hai carta bianca”. Stessi discorsi che ripeteva il direttore generale. Addirittura erano stati anche messi in preventivo grandi cambiamenti a gennaio, qualora non avessimo raccolto i frutti del lavoro svolto. Ecco ho sempre sentito quella fiducia che un allenatore deve avere, e spero di ripagarla con il lavoro costante sul campo".