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Cosenza, Buscè: “Vittoria meritata, ma siamo allo stremo”

di Laerte Salvini

Mister Antonio Buscè commenta l’1-0 del Cosenza sul Picerno con lucidità e grande tensione emotiva. Tre punti fondamentali, ma anche un messaggio forte alla piazza e all’ambiente:“È una vittoria che ci voleva, dopo la brutta e immeritata sconfitta di Foggia. Abbiamo fatto un grande primo tempo, poi quando mancano le forze perdi lucidità. Ma ancora una volta chi entra dà qualcosa: questo è un gruppo vero”.

Buscè difende apertamente i suoi giocatori: “Questi ragazzi vanno solo elogiati. Qualcuno è cotto mentalmente perché quello che stiamo facendo è usurante. Vorrei dare riposo a qualcuno, ma non posso: abbiamo problemi numerici. Questa vittoria va oltre, oltre tutto, anche oltre le critiche di Foggia”.

Il tecnico si sofferma sul peso delle aspettative esterne: “Giochi contro l’ultima in classifica e c’è chi pensa che devi vincere facile. Il calcio non funziona così. Queste partite formano, diventano una scuola. Il Picerno è venuto a fare la gara della vita e Vettorel ha subito un tiro da 25 metri: stop. Bisogna apprezzare quello che stiamo facendo”.

Su Mazzocchi, un passaggio che fotografa l’emergenza: “Non sta bene. Ci sta che, se si decide per l’operazione, finisca la stagione”.

Buscè alza l’asticella del discorso: “Siamo corti, siamo stanchi. Il girone di ritorno sarà ancora più duro. Non voglio più sentire certe cose: ora servono i fatti, da parte di tutti. Anche chi sta in tribuna deve capire che un passaggio sbagliato non può diventare un pretesto. Questi ragazzi si stanno facendo un mazzo così”.

Sull’ambiente: “Io devo difendere i miei giocatori. Stiamo andando oltre ogni aspettativa. Se il campionato deve essere diverso, bisogna chiarirlo: siamo già oltre. Ai ragazzi serve aiuto, da parte di tutti”.

Sull’impegno dei veterani: “D'Orazio a 35-36 anni sta facendo tre partite in una settimana: a Siracusa era sulle ginocchia. Questi sono problemi reali. Se vogliamo lanciare i giovani e fare un campionato tranquillo, bene. Ma se creiamo aspettative, allora bisogna essere coerenti”.

Buscè chiude con un messaggio fermissimo: “Nessuno scommetteva un euro su questa squadra. Con sacrificio e serietà stiamo regalando qualcosa di importante. E allora un allenatore deve mettere le cose in chiaro: questi ragazzi vanno aiutati. Tutti”.


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