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Cerignola al 4° successo di fila. Maiuri: "Da giochisti diventati risultatisti"

di Valeria Debbia
Vincenzo Maiuri

Quarta vittoria consecutiva per l'Audace Cerignola, che ieri ha sbancato Latina. Cos’è cambiato davvero nella squadra lo ha spiegato nella conferenza stampa post-partita mister Vincenzo Maiuri: "All’inizio eravamo troppo “giochisti”: volevamo sempre giocare belli, ma sbagliavamo tanto proprio nelle zone decisive, gli ultimi 16 metri in attacco e la nostra area di rigore in difesa. I ragazzi sono stati bravissimi a capire che serviva qualcosa in più: più attenzione, più umiltà, più cura dei particolari. Quando ci siamo ritrovati in fondo alla classifica hanno iniziato a giocare da squadra che occupa quella posizione: tignosi, speculativi sul risultato, attenti a tutto, disposti anche a giocare “sporco”. Da giochisti siamo diventati risultatisti, ed era esattamente quello che serviva in quel momento. Adesso dobbiamo riuscire a riaggiungere il gioco bello a questo atteggiamento pragmatico e giusto. Il lavoro è lì: mantenere la solidità e tornare a proporre anche il nostro calcio".

Ieri si è vista la mano del tecnico, soprattutto nella capacità di adattarsi. Il Latina li ha sorpreso con Riccardi un po’ più basso, ma poi il Cerignola ha preso il controllo: "Sì, ci hanno colti di sorpresa nei primi minuti con quella posizione di Riccardi; la prima azione pericolosa è nata proprio da lì.
Poi ci siamo adattati velocemente, abbiamo fatto una partita solida, decisa, concedendo pochissimo. Non ricordo grandi parate del nostro portiere.
Abbiamo meritato la vittoria anche oltre i due rigori. Sono contentissimo della prestazione
".

Martedì si ricomincia perché le quattro vittorie consecutive non devono far sentire appagati: "Assolutamente no. Da martedì si azzera tutto. Se ci sentiamo appagati dopo quattro vittorie vuol dire che non abbiamo capito niente di quello che abbiamo passato: il disagio vissuto, quello che abbiamo fatto vivere alla nostra gente, alla società, ai tifosi che pagano il biglietto. Dobbiamo tornare in campo con la stessa umiltà e la stessa “fame” di quando perdevamo partite di fila, ma con la positività di chi sa di averle invece vinte. Solo così si va avanti in questo campionato: Cosenza perde in casa col Foggia, succedono cose imprevedibili. Bisogna essere sempre pronti, sempre con l’atteggiamento giusto". 

Si è visto un Cerignola vero, di gruppo. Nessuno che cerca la giocata personale, tutti che si sacrificano: "È questa la forza che sta venendo fuori? Esattamente. Siamo una squadra vera: tutti combattono per l’obiettivo comune. C’è chi ha saputo mettersi da parte, chi ha messo da parte l’ego, e questi sono i migliori, perché fanno il bene del gruppo. Quando vedo questo atteggiamento per me c’è tutto. Poi arriva il risultato, poi si ragiona su cosa si poteva fare meglio o su cosa è andato bene. Stasera godiamo per la quarta vittoria consecutiva, ma domani si riparte con umiltà e percezione del pericolo".


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