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Catania, Toscano: "Atalanta una delle squadre più forti. Mercato? Gruppo va rispettato"

di Valeria Debbia
Domenico Toscano

Catania vittorioso per 2-0 sull'Atalanta U23 e campione d'inverno. Partita potenzialmente trappola per gli etnei per il maltempo, le festività imminenti e il rischio di calo di attenzione, invece la squadra ha risposto alla grande contro un avversario che ha dimostrato ancora una volta il suo valore: "Il pericolo c’era - ha confermato mister Domenico Toscano, - con l’atmosfera natalizia che poteva distrarre, ma questo è un gruppo di ragazzi intelligenti e responsabili. Sapevano l’importanza della gara e della forza dell’avversario: per me una delle squadre più forti affrontate qui a Catania, forse insieme al Benevento, per fisicità, qualità e organizzazione. Nel primo tempo, se non hai una squadra intelligente e disponibile, rischi grosso quando ti beccano in campo aperto. Noi abbiamo corso tutti verso la palla, limitando le loro occasioni pericolose e sfruttando le nostre. È stata la chiave della vittoria. Questi ragazzi erano troppo concentrati per cadere nella trappola delle festività: ci eravamo posti l’obiettivo di rimanere in testa e regalare ai tifosi una vittoria casalinga prima della pausa. Ora stacchiamo un attimo, ma poi ripartiremo ancora più forti".

Prestazione importante per Allegretto, che sembrava dover uscire per un problema muscolare ma ha stretto i denti. Da molti considerato un giovane da incoraggiare: "Che giudizio do su di lui? L’abbiamo adattato in tre partite in un ruolo non suo e ha fatto bene. Oggi l’abbiamo messo centrale perché ritenevamo fosse l’unico in grado di reggere l’uno contro uno continuo con Cissé: l’ha fatto alla grande, con applicazione e concentrazione. Quando è così, Allegretto è un giocatore di grande qualità e potenzialità. Detto questo, tutta la squadra ha fatto bene oggi".

Nel secondo tempo il campo è diventato sempre più pesante, ma il Catania non ha mai mollato cercando il raddoppio. Il Catania chiude inoltre il girone d’andata senza subire gol in casa: "Nel secondo tempo il campo era quasi impraticabile, ma ci siamo calati nella situazione: all’inizio provavamo a giocare rasoterra, poi abbiamo capito che bisognava attaccare le seconde palle e lo spazio.
Mi dispiace che non abbiano segnato Rolfini e Caturano, se lo meritavano per il lavoro settimanale e per quanto hanno dato oggi entrando dalla panchina. Kaleb
(Jimenez, ndr) sta crescendo tantissimo: rispetto all’anno scorso, dove era a sprazzi, quest’anno è più determinante, maturo, utile nella fase di non possesso e nell’occupare gli spazi giusti. Ha un talento incredibile e margini di miglioramento, deve solo metterlo sempre a disposizione della squadra".

Non era semplice trovare equilibri difensivi in emergenza, eppure la squadra ha gestito alla grande: "È una cosa che ci siamo detti fin dall’inizio dell’anno: non dobbiamo trovare alibi, né per le emergenze né per decisioni esterne. Forse ho sbagliato domenica ad alzare i toni, rischiando di passare per uno che cerca giustificazioni. Martedì ci siamo chiesti solo cosa potevamo fare di più a Potenza. Questa è una squadra che trova sempre soluzioni, con un’applicazione incredibile".

Questo girone d’andata ha dimostrato che, a prescindere da chi gioca e dalle difficoltà, la squadra esprime sempre il suo valore: "Di chi è il merito di questa crescita anche caratteriale? Di tutti. Quando c’è un lavoro di squadra – direttore sportivo, direttore generale, presidente Grella, questa settimana anche Pelligra vicino a noi – i meriti sono condivisi. C’è una condivisione di intenti che mi fa ben sperare. Sappiamo che il girone di ritorno sarà difficile, dovremo soffrire fino alla fine, ma ci presenteremo pronti".

Ora il mercato: "Se per la trasferta di Foggia del 4 gennaio mi aspetto qualche nuovo innesto? A causa degli infortuni lunghi abbiamo necessità numerica per il ritorno. Se ci fossero stati quei calciatori, sarei contentissimo di questo gruppo e non muoveremmo nulla. Il mercato ha tempi e strategie che non decidiamo noi. Se troviamo il profilo giusto – umano e tecnico – che rispetti questo gruppo, bene. Altrimenti restiamo così. Non abbiamo mai cercato alibi: oggi senza Aloi, Di Gennaro, Ciciretti, Ierardi abbiamo trovato soluzioni. Questo gruppo va rispettato".

Due parole doverose per i tifosi sotto la pioggia fino alla fine: "Non c’era bisogno di riscatto: a Potenza l’impegno c’è stato, semplicemente alcune cose sono venute meno bene e abbiamo pagato. Martedì ci siamo chiesti solo cosa fare di più per vincere. Ai tifosi dico solo grazie, non solo per oggi ma per tutto il girone d’andata. Fuori casa ci mancano tantissimo, in casa non smettono mai di spingere. Devono continuare così anche nel ritorno".


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