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Top & Flop di Arezzo-Rimini

di Stefano Scarpetti

Longobardi nella ripresa risponde ad Ogunseye, così Arezzo e Rimini di fronte questo pomeriggio per la 9^ giornata del girone B di terza serie si dividono la posta: finisce 1-1. Il risultato maturato dopo 95' minuti di gara fotografa l'andamento del confronto anche se i padroni di casa si rammaricano per il palo colpito al 90' da Gucci. Le due squadre si sono affrontate sul rettangolo di gioco mettendo le proprie caratteristiche, dando vita ad una gara interessante sul piano agonistico e tattico non regalando troppe emozioni sul piano delle occasioni. Si è fatta preferire la squadra di casa nel primo tempo sul piano dell'aggressività e della manovra mentre nella ripresa ha fatto meglio il Rimini trovando il pareggio, mostrando in alcuni frangenti di aver maggior birra e convinzione. Il pareggio consente - il primo stagionale - per l'Arezzo consente alle due squadre di proseguire il proprio cammino dimostrando solidità e di essere in salute. Certo entrambe potevano fare meglio quando si sono trovate ai sedici metri avversari, ma il merito è anche dell'attenzione mostrata dalle rispettive difesa . In cronaca Negli amaranto Emanuele Troise - uno degli ex di giornata - ha perso in settimana Righetti e Chierico che si sono aggiunti alle assenze di Montini, Damiani e Masetti recuperando il solo Chiosa. Schiera il 4-2-3-1 preferendo l'ex Entella a Del Fabro accanto all'altro ex Gigli con Lazzarini e Coccia a completare la linea difensiva davanti a Trombini. Renzi e Mawuli in mediana, Pattarello e Gaddini e Tavernelli alle spalle di Ogunseye . Sull'altra sponda Antonio Buscè si deve privare dello squalificato Bellodi, che va ad aggiungersi alla lunga lista degli indisponibili per vari problemi muscolari composta nell'ordine da De Vitis, Malagrida, Chiarella e Cioffi confermando il 3-5-2. Megelaitis adattato a braccetto di difesa al fianco di  Gorelli e Lepri, Longobardi  e Falbo sulle fasce, Langella in mediana supportato da Garella a Piccoli preferito a Fiorini. In attacco l'aretino Parigi al fianco del rivitalizzato Cernigoi. I toscani hanno un miglior approccio guadagnando tre corner nei primi dieci minuti, Pattarello e Gaddini non danno mai punti di riferimento sulle fasce mettendo in difficoltà la retroguardia avversaria. Inizialmente la condotta del Rimini è prevalentemente prudente, provano a dialogare gli uomini di Buscè ma ci riescono solo a tratti. La pressione dell'Arezzo viene premiata al 25', Gaddini sulla destra fa il bello e cattivo tempo disegna un cross in mezzo dove Pattarello prevale su Longobardi tagliando fuori Gorelli, la palla arriva ad Ogunseye sul filo del fuorigioco. L'ex Cesena con il piatto destro non lascia scampo a Colombi facendo esplodere il "Città di Arezzo". I romagnoli dimostrano personalità non scomponendosi allo svantaggio, Falbo è una costante spina nel fianco sulla sinistra: da un suo cross nasce l'occasione del pareggio sulle testa di Cernigoi, ma il suo colpo di testa finisce a lato di poco alla sinistra di Trombini. Nella ripresa la gara si mantiene equilibrata, i romagnoli non si affannano alla ricerca del pareggio ma cercano l'episodio per riequilibrare la partita: al 10' Falbo da sinistra disegna un cross per Parigi che si allunga la palla sull'uscita di Trombini, arriva Longobardi che a porta vuota firma il pareggio. Troise cerca di dare freschezza ai suoi trequartisti affiancando prima Santoro e Guccione a Pattarello dietro Ogunseye togliendo Tavernelli e Gaddini mentre in mediana Settembrini rileva Mawuli. Buscè toglie i due attaccanti Cernigoi e Parigi che avevano speso molto inserendo Fiorini ed Ubaldi. Il Rimini ne beneficia mostrando maggiore brillantezza seppur non riuscendo ad andare oltre a qualche angolo. Troise si gioca la carta Gucci per Ogunseye, proprio il neo entrato si costruisce la palla gol più limpida impattando di testa in maniera perfetta su cross di Settembrini ma il palo gli dice di no a Colombi battuto. Nei cinque di recupero non accade praticamente più niente.

TOP

Roberto Ogunseye (Arezzo): meno scintillante di altre volte l'attaccante ex Cesena, ma il lavoro principale di un bomber è riuscire a concretizzare le occasioni: lui ci riesce benissimo con un 100% al tiro come direbbero i colleghi del basket. Abile a farsi trovare pronto nel posto giusto sul servizio di Pattarello. Cala nella ripresa, ma nei secondi 45 minuti tutta la squadra amaranto appare poco lucida. RE MIDA

Luca Falbo (Rimini): non siamo in grado di calcolare i chilometri percorsi dall'esterno ex Avellino ma sono sicuramente tanti. Riesce sempre a farsi trovare nel posizione giusta per incidere in fase offensiva. Tutte le palle inattive sono sue mostrando piedi decisamente educati, la rete del pareggio nasce dai suoi piedi. SPINA NEL FIANCO

FLOP

Camillo Tavernelli (Arezzo): cerca la posizione giusta per incidere dialogando con gli esterni Gaddini e Pattarello ma ci riesce poche volte. Si vede maggiormente nella prima mezz'ora, nel momento migliore della squadra ma poi si spegne rapidamente non riuscendo ad incidere in maniera significativa. FUMOSO

Nessuno nel Rimini: Buscè sembra aver disegnato la squadra a sua immagine e somiglianza, i biancorossi hanno trovato solidità unita a personalità e ricerca di imporre gioco sul campo di una delle squadre maggiormente attrezzate. I biancorossi erano in emergenze ma il tecnico campano fa di necessità virtù schierando una squadra molto equilibrata e compatta. DECISI


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