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Tomei: “Ascoli dominante, il pubblico ha capito il nostro lavoro”

di Laerte Salvini

Dopo l’1-1 interno con il Gubbio, Francesco Tomei ha analizzato la prestazione dell’Ascoli con lucidità e fiducia, sottolineando la crescita della squadra nonostante il risultato. I bianconeri hanno prodotto gioco, creato molte occasioni, ma ancora una volta la precisione sotto porta è mancata.

“Costruiamo tanto, ma ci manca un po’ di cinicità – ha spiegato Tomei –. Nel calcio, quando hai le situazioni, devi fare gol. Abbiamo concesso un solo tiro in porta e abbiamo subito. È un peccato, perché la squadra gioca bene, domina, ma deve essere più pulita negli ultimi sedici metri. Chi non conosce il calcio potrebbe preoccuparsi, io invece sono sereno: vedo una squadra che lavora, che cresce e che non si scompone mai”.

Il tecnico ha ribadito il valore del percorso intrapreso: “Il nostro modo di lavorare richiede consapevolezza. La prima mezz’ora era incanalata nel modo giusto, poi abbiamo preso gol senza subire praticamente nulla. Mi è piaciuta la reazione: siamo rimasti lucidi, dentro la partita, anche se nel finale la voglia di vincere ci ha reso un po’ confusionari. Ma la squadra è viva, e questo è ciò che conta”.

Tomei ha riservato parole di riconoscenza al pubblico del “Del Duca”: “Il nostro tifo è culturalmente avanti. Mi ha commosso l’applauso finale, perché significa che i tifosi hanno capito il lavoro che stiamo facendo. Non siamo contenti di non aver vinto, ma orgogliosi di essere riconosciuti per il gioco, l’impegno e la coerenza. È bello sapere che la gente apprezza una squadra che dà tutto, anche quando non arrivano i tre punti”.

Sulle scelte tattiche, l’allenatore ha spiegato: “I cambi sono arrivati tardi perché vedevo la squadra ancora in controllo. Ho inserito due punte per dare più peso offensivo nel finale e abbiamo provato fino all’ultimo a vincerla. Sono dispiaciuto per il risultato, ma molto soddisfatto della prestazione e dell’atteggiamento. Lavorando così, i gol e le vittorie arriveranno”.


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