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Ternana, Abate: "La rifinitura non mi è piaciuta. D'Alessandro ci ha rassicurati"

di Valeria Debbia
Ignazio Abate

Dopo il pessimo avvio di campionato, con il ko interno contro il Pescara, la Ternana ha inanellato una serie positiva che perdura da sei giornate, con quattro successi di fila. E domani cercherà di confermarsi in casa contro il Campobasso. Nonostante una settimana extracampo parecchio turbolenta, come confermato da mister Ignazio Abate nella conferenza stampa prepartita. Le sue parole sono state raccolte dai colleghi di TernanaNews: "Non riesco a fingere, cerco di essere il più sincero possibile con voi. Cerco di essere più trasparente possibile. Ho un gruppo di persone di livello. Abbiamo fatto due o tre giorni, abbiamo caricato tanto dal punto di vista fisico, i ragazzi ci hanno dato dentro. E' stata un'altra settimana e ci hanno assicurato che sarà l'ultima dove si è parlato di extra campo. La squadra ha messo tutto quello che poteva sul campo. E' inevitabile che qualche pensiero vada sull'extra campo. Sono preoccupato per domani. Incontriamo una squadra tosta, con un allenatore molto esperto, hanno giocatori importanti davanti e dietro ed hanno una bella quadratura. Dobbiamo dare il massimo e superarci. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi. La rifinitura non mi è piaciuta, non per quanto riguarda gli aspetti tecnici-tattici. Non li ho visti con la testa giusta. Fino a ieri abbiamo fatto una settimana ottima. Oggi ho qualche pensiero in più. Domani è una prova di maturità importante per noi. Capiremo se siamo una squadra che può ambire a fare un campionato importante oppure ci mancano tasselli importanti. Abbiamo cose da migliorare, le miglioreremo. Per fare campionati di vertice servono determinate caratteristiche". 

Inevitabile chiedere se ha appunto influito l'addio del dg Diego Foresti dopo l'avvento della nuova proprietà: "La squadra ha fatto una buonissima settimana. Oggi non l'ho vista con gli occhi giusti, ma dal punto di vista mentale un pelino scarica. Ci può pure stare. Non bisogna confonderlo con l'aspetto extra campo. Questo ci deve far capire, quando capitano giornate come oggi, molte cose si danno per scontate. Non eravamo scappati di casa prima non siamo fenomeni oggi. Non si da nulla di scontato nel calcio. Tutti e mi riferisco alle altre squadre aspettano che cadiamo. Gli altri allenatori dicono che siamo i favoriti perché abbiamo una grande rosa ma anche gli altri. Sapete da dove siamo partiti. Quanto abbiamo faticato. I ragazzi hanno creato un'anima. Hanno fame, ambizione. Bisogna dare i giusti meriti a loro. A loro i meriti vanno dati. Non è corretto dare le cose per scontato. Cosa significa squadra forte? Se i ragazzi danno la sensazione che sono una squadra forte è perché hanno un'anima, che sono organizzati, che si aiutano. Un traguardo raggiunto con sacrificio e lavoro. Questa è la base dalla quale iniziare a lavorare. Dobbiamo avere il sangue agli occhi e fame. Non la pancia piena. La partita di domani per noi deve essere una finale di Champions. Poi se gli avversari saranno più bravi gli stringeremo le mani. Ho conosciuto il presidente D'Alessandro. Ha parlato già due volte alla squadra. Ha dato tranquillità per quanto riguarda i pensieri extra campo. E' stato molto chiaro. La situazione si sta delineando. Ci ha assicurato che non cambieranno più determinati equilibri. Ho sentito il direttore Foresti e l'ho ringraziato. Mi ha fatto crescere. Gli auguro il meglio. Sono dinamiche del calcio. Noi dobbiamo pensare al campo. A non rovinare tutto quanto abbiamo fatto di buono. C'è bisogno ancora di tanti sacrifici e di pedalare tanto".