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SPAL, Dossena: "I ragazzi hanno bisogno di aria positiva, è questione mentale"

di Valeria Debbia
Andrea Dossena

Torna alla vittoria dopo cinque giornate di astinenza la SPAL e lo fa ribaltando il risultato contro il Pineto.

In sala stampa arriva quindi la approfondita disamina di mister Andrea Dossena: "Abbiamo fatto una buona partita, siamo stati più incisivi nella ripresa rispetto al primo tempo.
Durante l’intervallo ho visto gente che voleva riprendere la partita, avevano una sguardo differente infatti siamo entrati con un piglio diverso. È bastato vedere l'approccio diverso nel secondo tempo per innescare anche il "Mazza", che come sempre era carico, ma da quel momento ha spinto ancora di più.

In una situazione di grande difficoltà questa sera sono contento dei tre punti.
Calapai e Mignanelli non erano al meglio della condizione, hanno stretto i denti e hanno tenuto bene il campo. Dobbiamo diventare più solidi, anche se stasera con la difesa a quattro abbiamo dimostrato di saper occupare lo spazio nel miglior modo possibile. Mi fa piacere perché vuol dire che anche questo tipo di disposizione in campo potrà essere riproposta.

Melgrati è un professionista esemplare, ma l’avevo visto un po’ scarico, così ho deciso di dare una chances a Galeotti perché lavora sempre alla grande. È da inizio anno che sapevo che se ci fosse stato bisogno di Cesare avrebbe risposto presente: é un ottimo portiere.
Bidaoui l’ho visto bene, ho bisogno di tutti e il ragazzo sa già che ha commesso una sciocchezza sull’espulsione.
C’é bisogno di tutti, a cominciare da chi ha giocato meno come Camelio, che é entrato bene.
Anche Polito è entrato con la testa giusta, nonostante sia entrato a cinque minuti dalla fine.
Questi ragazzi hanno bisogno di aria positiva, è una situazione mentale.
La vittoria ci può togliere un po’ di pressione, soprattutto dopo la grande prestazione del secondo tempo.

Non ho rivisto il fallo sull’espulsione di Chakir perché era dall’altra parte del campo, gli arbitri devono essere bravi a prendere una decisione in pochi istanti e quindi può starci l’errore: una volta il campo darà ragione a noi e una volta al nostro avversario".


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