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Saporetti: "Nel dubbio gli arbitri fischiano contro il Forlì. Succede di frequente"

di Valeria Debbia
Lorenzo Saporetti

Lorenzo Saporetti, capitano del Forlì, ha analizzato con equilibrio il ko di misura (1-0) subito contro la Juventus Next Gen ad Alessandria, in un match condizionato da episodi controversi e da un arbitraggio che ha alimentato polemiche. Pur mantenendo la consueta misura, il difensore non ha nascosto l’amarezza per una gara che sembrava destinata allo 0-0.

"La partita si era incanalata sui binari di uno 0-0 scritto, poi loro sono riusciti a sbloccarla con un episodio... dubbio. Purtroppo è una situazione che si trascina dall’anno scorso. Certo, tutti possono sbagliare, ma con noi succede più di frequente", ha dichiarato Saporetti, come raccolto dai colleghi de Il Resto del Carlino, che ha aggiunto: "Non vorrei dire che ci stiamo abituando, però nel dubbio gli arbitri fischiano contro il Forlì". Sul tema, ha ricordato esperienze passate: "Prima di venire qua giocavo nella Pro Patria, che non è un top club di C, ma il modus operandi dei fischietti era sempre quello: quando ci recavamo in stadi come Lecco, piuttosto che Vicenza o anche Albinoleffe, gli arbitri andavano un po’ nel pallone. Forse per timore reverenziale...".

Tornando al gol decisivo, il numero 4 biancorosso ha spiegato: "Quando si subisce una rete ci sono sempre degli errori... Sicuramente Pedro Felipe era dietro di me, ma la linea non era ben visibile dalle immagini. Diciamo che è stata una situazione un po’ borderline". Ha poi sottolineato le difficoltà tattiche contro un avversario chiuso: "Sei portato a cercare la superiorità sugli esterni – ha spiegato il capitano –, ma quando fai un po’ fatica finisci per risultare sterile in fase di possesso. Infatti non riuscivamo a far circolare la palla velocemente consentendo alla Juve di sistemarsi".

Per Saporetti, la sconfitta è "immeritata" e rappresenta "un’occasione persa", perché "quando non si riesce a vincere è bene accontentarsi del punto: avremmo dato continuità ai risultati". Ha concluso: "Lo 0-0 era il risultato più giusto, in quanto nessuna delle due squadre meritava di vincere". 


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