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Ravenna, Marchionni: "Brutto approccio, non è un caso segnare alla fine"

di Stefano Scarpetti
Marco Marchionni

Tre indizi fanno una prova, vincere le partite nel recupero non è un fatto episodico per il Ravenna. Il successo maturato in rimonta contro il Pontedera conferma il carattere della squadra e la volontà di vincere fino alla fine. Contro i granata per la terza volta hanno portato a casa il successo oltre il 90', in precedenza era accaduto contro Pianese e Ascoli, in tutte le circostanze la stoccata vincente è stata di Stefano Okaka. Dopo la gara il tecnico Marco Marchionni ha analizzato la prestazione dei suoi mettendo in risalto anche gli aspetti non positivi:

"Siamo partiti malissimo, ci hanno regalato la palla e siamo riusciti a prendere gol. Una squadra che voglia vincere il campionato non si può permettere questi errori; per la partita non posso rimproverare niente perchè hanno fatto di tutto per mettere in difficoltà l'avversario. Una squadra che non molla mai ma non può permettersi questi errori. Il primato in solitudine  è il giusto merito per il lavoro condotto fin qui, stanno dando tutto dal primo all'ultimo. Non ci sono titolari, chi entra determina e vuole aiutare i compagni questo è quello che emerge maggiormente in questo gruppo. Non è solo la partita, vanno forte così perchè in settimana nessuno si risparmia, dobbiamo continuare su questa strada".

Sulla lotta al vertice ha aggiunto: "L'Ascoli e l'Arezzo sono squadre costruite per vincere il campionato, con elementi di altre categorie- Noi ne abbiamo ma ci sono anche otto giocatori provenienti dalla serie D non presenti in altre rose. Questo è l'aspetto più importante da rimarcare, bisogna fare solo i complimenti ai ragazzi e alla società, il tempo ci dirà se sarà lotta a due o a tre. E' stata costruita una squadra di uomini, c'è grande stima tra i compagni. Segnare al 103' e vedere tutti entrare in campo, anche chi non ha giocato è bellissimo. Si è creato un bell'ambiente, ne difficoltà ne avremo ma saremo questi verranno superate". Sul cambio di modulo nella ripresa: "Non riuscivamo a scalare con i braccetti, abbiamo cercato di mettere pressione. Abbiamo cercato di salire con Christian e mettere Di Marco tra le linee. Peccato l'inizio perchè la squadra poteva incidere per quanto ho visto sul campo, contro una squadra come noi ognuno cerca qualcosa per metterci in difficoltà troveremo altri che faranno questo. Io non chiedo mai ai miei di perdere tempo, è giusto guardare  noi stessi perchè ognuno è padrone del nostro destino. Ribaltare all'ultimo non è un caso perchè ci crediamo sempre fino alla fine"


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