Pres Pontedera:"Varrà ha raccolto una sfida, ci hanno colpito le qualità umane"

Alla conferenza di presentazione di Fortunato Varrà neo direttore sportivo del Pontedera è intervenuto anche il presidente del club Simone Millozzi:
"Vorrei ringraziare il nuovo direttore che ha accettato la nostra proposta e il nostro progetto. Un ringraziamento va al direttore sportivo uscente Moreno Zocchi che ha lasciato la guida tecnica qualche giorno fa. Sono stati tre anni di risultati sportivi significativi non giocandoci soltanto la salvezza ma anche i playoff, un grazie va anche ai direttori sportivi contattati. Tutte figure di qualità, competenza riconosciute: tutti hanno dato la loro disponibilità, questo per noi è motivo di soddisfazione".
Poi il presidente traccia un bilancio della scorsa stagione: "E' stata difficile, dai due volti. Un inizio complicato che ha portato all'esonero del nostro mister un abitudine non nostra ma sentivamo la necessità di farlo. Un saluto e ringraziamento va anche ad Agostini e il suo vice per il contributo dato, purtroppo nel calcio contano i risultati. Dopo il cambio dell'allenatore, quando la società ha messo mano facendo un mercato importante permettendoci di uscire da una situazione economica complicata. Ma quell'impegno economico e finanziario ci ha fatto riflettere in queste settimane di avvicinamento di iscrizione al prossimo campionato. Abbiamo visto società più blasonate alle nostre non si sono iscritte, questo dimostra quanto sia difficile fare calcio nel mondo professionistico. Non è scontato per Pontedera fare la serie C. Penso sia da sottolineare lo sforzo fatto da questa società, percorso solido e strutturato non da dare scontato".
Poi spiega la scelta del direttore sportivo: "Non è stata casuale, strategica provando a rilanciare il progetto con maggiore determinazione, coerenza e ambizione rispetto al passato. In fortunato non abbiamo trovato solo qualità tecniche e professionali ma anche valoriali. Fin dai primi incontri sono emersi tratti caratteriali di chi ha come lui ha fatto gavetta, facendo esperienze in piazze importanti. L'idea di portare avanti un progetto solido sportivo passa da alcuni pilastri. I giovani e la valorizzazione di essi accanto ad un mix di esperienza necessarie in questa categoria. La possibilità di fare il giusto mix si gioca molto la possibilità di fare bene. Oltre a questo creare in casa un settore giovanile all'altezza, quest'anno abbiamo provato a cambiare qualcosa. La nostra Primavera si è giocata il passaggio di categoria, credo che il lavoro debba partire da prima. Il direttore sportivo non si deve occupare soltanto della prima squadra ma vedere anche cosa accade nelle giovanili. Secondo me il direttore sportivo non debba soltanto occupare di mercato è un ruolo strategico in tutte le società, deve connettere la parte tecnica con quella dirigenziale lavorando nell'ombra ma facendosi vedere nel contesto dov'è chiamato ad operare. In Fortunato ho visto l'ambizione di chi vede Pontedera come un trampolino di lancio. Lo ringrazio di aver accettato una sfida perchè oggi fare il direttore sportivo e mettersi in gioco in una piazza piccola con un budget limitato in questi momenti non è facile. La sfida dobbiamo coglierla e affrontarla insieme partendo dalla salvezza da ottenere quanto prima per poi cercare eventualmente di fare qualcosa in più".