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Perugia, Tedesco: "Questa squadra va supportata. L'era di Nakata e Materazzi è finita"

di Matteo Ferri

Conferenza stampa prepartita in casa Perugia, atteso domani dal derby contro la Ternana. Giovanni Tedesco, tecnico del Grifo, ha voluto aprire la conferenza con un ricordo di Renzo Luchini, storico massaggiatore del club, scomparso nei giorni scorsi: "Come sapete in questi giorni è venuta a mancare una persona molto importante per Perugia e per il Perugia Calcio. Tra l'altro è anche un mio grandissimo amico e sono qui ad omaggiarlo con una maglia numero 10, perché lui è un fuoriclasse e il 10 è il numero dei fuoriclasse. Renzo è stata una persona speciale, fondamentale per il Perugia in 60 anni della sua carriera. Questo è un giusto riconoscimento per lui, ma nello stesso tempo è un messaggio anche per la mia squadra, perché domani serve spirito di appartenenza, serve un cuore grande, amore per questa maglia".

Tedesco passa poi a presentare la partita: "Arriviamo bene all'appuntamento, la squadra è arrabbiata, perché siamo consapevoli di aver fatto una brutta prestazione con la Juventus. Quindi arriviamo al derby con la giusta mentalità, con la giusta concentrazione, con la giusta determinazione. Ci siamo allenati bene tutta la settimana, ho tutta la squadra a disposizione e permettetemi dia ringraziare i ragazzi della curva perché come sempre sono impagabili. Anche oggi ci hanno dato un'ennesima dimostrazione di amore nei nostri confronti". 

Tedesco è fiducioso: "Se noi siamo il Perugia visto con il Livorno, l'Arezzo o la Vis Pesaro, non dobbiamo temere la Ternana e lo dico senza presunzione. La rispettiamo perché è una squadra importante, allenata bene, da una persona che conosco benissimo e so come vive il calcio. Ha fatto anche una carriera di allenatore importante. Poi giochiamo in casa. Ho sempre detto alla mia squadra da primo giorno che la  nostra casa deve essere sempre protetta e chi deve venire qua deve sudare per portare risultati. Qualcuno ha definito la sconfitta con la Juventus una disfatta, ma io dico che le disfatte sono altre. È una squadra che è incappata in una giornata no, frutto della settimana vissuta e io sono stato il primo responsabile, mi sono assunto le responsabilità, però le disfatte sono altre. Abbiamo perso ma non siamo stati presi a pallonate e la partita non è finita 5-0. È stata una partita fondamentalmente brutta dove la Juve ha tirato in porta credo una volta il primo tempo e una volta e mezzo il secondo. Ho letto di giocatori fuori rosa, di un confronto duro all'interno dello spogliatoio, queste sono cose che a me non piacciono sinceramente e vedo che c'è troppo negatività. Questa è una squadra con i suoi pregi e i suoi limiti che va supportata e aiutata. Io sono arrivato qui, la situazione era a dir poco tragica, tre punti in dieci partite, il morale sotto i tacchi, quindi poi la squadra si è ripresa, ha fatto bene. Sono contento di quello che ha fatto, di Alessandria no, ma in un percorso ci può stare. Però troppa negatività, in questo momento bisogna supportare questi giocatori, Gemello è il portiere più forte che c'è in circolazione, Montevago è l'attaccante più forte. Credo che sotto questo punto di vista bisogna cambiare un po' atteggiamento perché sono finiti i tempi di Materazzi, Nakata e Rapaić. In questo momento la realtà dice che c'è un gruppo che vuole tirarsi fuori, fidatevi di me, ma ha bisogno di tutti, come ho detto il primo giorno. E questo sinceramente a volte non lo vedo, quindi la realtà dice che bisogna salvarsi e bisogna aiutare questa squadra in tutti i modi. E non è un riferimento ai ragazzi della curva, ma in generale mi piacerebbe che spingiamo questa squadra a tirare fuori sempre di più".

Tedesco anticipa i temi del mercato: "Io l'ho detto alla mia squadra che fino al 21 dicembre, nessun giocatore andrà fuori rosa. Poi è normale che a gennaio ci saranno delle valutazioni personali, delle esigenze personali, sia di squadra che personali. Chi non è contento lì c'è la porta e può andare via, chi è felice rimane. E fin quando andranno in campo io li difenderò, li proteggerò da qualunque cosa. È normale che ci sono molti momenti, alcune partite in cui pretendo di più, ma è giusto. Però fidatevi, questi hanno bisogno di tutti".

Sul modo di affrontare il derby: "La Ternana ha la sua identità. È una squadra che ha qualità. È una squadra offensiva. Rispetto alle prime della classe ha subito 16 gol e non sono pochi, perché le prime hanno subito 7-8 gol. È una squadra che è propositiva, ma concede. Sappiamo cosa fare, l'abbiamo preparata. Mi aspetto una Ternana con la sua identità. È una squadra che gioca a calcio. Non verrà qui per portare a casa il punticino. Sarà una partita a viso aperto. Se ho sentito Liverani? Lui è una persona squisita, l'ho avuto anche come compagno di squadra a Palermo, ma nel calcio non c'è amicizia e io non mi sento con nessuno dei miei ex compagni".