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Perugia, Tedesco: "Nessun giocatore fuori rosa, sono state scelte tecniche"

di Marco Pieracci

Il tecnico del Perugia Giovanni Tedesco presenta l'ultima gara dell'anno solare, domani contro il Forlì: "Sappiamo benissimo quanto pesi questa partita e parto proprio da qui - riporta acperugia.com -, perché voglio chiarire alcune cose. Devo essere equilibrato, la scorsa settimana mi sono fatto prendere dall’emotività, poi mi sono fermato a riflettere. E la verità è semplice, sono felice, perché alleno il club che ho sempre sognato. Io vivo per il Perugia. Proprio per questo ci tenevo a mettere un punto definitivo su certe voci, non c’è nessun giocatore fuori rosa. Se è passato un messaggio diverso, è colpa nostra perché non siamo stati abbastanza chiari. Le scelte fatte sono state scelte tecniche, condivise con la società. Kanouté, ad esempio, ha uno stiramento, si sta allenando a parte, non c’è alcun provvedimento disciplinare dietro. Mi è stato dato anche del razzista, è una cosa che mi ha ferito, ma voglio rispondere con i fatti. Io ho un rapporto bellissimo con tutti i miei giocatori. In settimana ci siamo confrontati in modo civile, pulito, educato e ho ritrovato quello spirito che avevamo fino alla partita con la Vis Pesaro. Questa è la base da cui ripartire".

È stata una settimana bella, davvero. Ho parlato con il gruppo in modo chiaro, senza alzare i toni, guardandoci in faccia. E poi c’è stata la visita del presidente, non lo conoscevo di persona, è stato un momento importante. Quello che mi rende tranquillo è che ho ritrovato la mia squadra, l’ho rivista nei comportamenti, nella disponibilità, nella voglia di stare dentro il lavoro.

Domani affrontiamo una buona squadra, propositiva, organizzata, che gioca a calcio. Però, allo stesso tempo, concede anche tanto. E questo significa che potremo giocare a viso aperto, mi aspetto una gran bella partita. Faccio i complimenti al loro allenatore, perché si vede l’identità.
Io ho lavorato tanto soprattutto sull’aspetto mentale: voglio un gruppo che si aiuti, che corra l’uno per l’altro. Vogliamo fare un bel regalo di Natale alla società e alla nostra gente".

Le scelte le farò a 360 gradi. Calapai non sarà della partita, ma devo valutare tutto, le ultime tre gare, lo stato di forma, le risposte della settimana. C’è gente che scalpita e devo tenerne conto. Ho visto molto bene Paolo e credo che questa sia la partita giusta per lui. È cresciuto Dell’Orco, finora non l’ho utilizzato perché Angella ha fatto partite importanti, ma adesso toccherà anche a lui e giocherà. E poi questa settimana è stata la settimana di Bacchin: partirà titolare. Ci eravamo persi qualcosa. La settimana di Rimini ci aveva fatto credere qualcosa di sbagliato, ci aveva portato su una strada che non era quella reale. Adesso, invece, bisogna ripartire con lucidità e con la fame giusta".

Chi segna per primo può avere un vantaggio, è normale. Però un allenatore deve essere bravo a restare equilibrato: Ternana e Campobasso sono state due partite diverse. Nella prima l’avevamo ripresa, nella seconda siamo stati sterili nel palleggio, ci è mancata incisività. Ma una cosa la posso garantire: domani la squadra correrà per 98 minuti.

Su Giunti sento dei rumors, ma io parlo spesso con Giovanni. È un ragazzo fantastico, mi ha detto una frase chiara -Io ci sono sempre e comunque-. Poi vedremo, valuterò se partirà dall’inizio, ma la sua disponibilità non è mai mancata.

Il Forlì attacca molto e concede molto. Servirà una partita attenta dietro e la capacità di trovare la via del gol. Abbiamo provato soluzioni, ma soprattutto dobbiamo essere squadra. Mi aspetto una gara simile a quella di Arezzo, perché giocano con il 4-3-3, con esterni a piede invertito. Il concetto però non cambia: gli avversari devono sudare. Siamo il Perugia e dobbiamo pensare a noi".