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Perugia, Gaucci: "La prossima con il Forlì questione di vita o di morte"

di Laerte Salvini

Amarezza e tensione nel dopogara in casa Perugia. Riccardo Gaucci non nasconde la delusione per una sconfitta che pesa sulla classifica e sull’umore dell’ambiente: "È un momento molto difficile, la situazione è delicata. Abbiamo perso subendo praticamente mezzo tiro in porta. Fa male a noi e alla gente che è venuta a sostenerci".

Il dirigente biancorosso individua anche l’origine del momento negativo: "La sconfitta di Alessandria contro la Juventus ci ha riportato indietro mentalmente. Dopo quanto di buono avevamo costruito, quella partita ci ha tagliato le gambe. Sono riemerse fragilità e paure, la squadra ha perso sicurezza". Gaucci sottolinea il contrasto tra lavoro settimanale e rendimento in gara: "La squadra si allena alla grande. L’85% dei giocatori è con noi e vuole reagire, ma c’è un 15% che non è focalizzato sulla lotta salvezza. Ho tanta rabbia dentro: il viaggio di ritorno verso Perugia sarà lungo e tempestoso".

Non manca una critica all’arbitraggio: "Il gol annullato a Montevago era regolare". Sul mercato, però, frena: "Dopo una sconfitta così è l’ultima cosa a cui penso. Ne parlerò con il presidente, ma non si può buttare tutto alle ortiche: c’è ancora tutto il girone di ritorno da giocare". Sul risultato è netto: "Il pareggio sarebbe stato più giusto, ma abbiamo preso gol per un nostro errore. L’unica medicina ora sono i punti. La prossima con il Forlì è una questione di vita o di morte. Non riusciamo a segnare e manca un giocatore capace di risolvere le partite nei momenti difficili".


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